Da oggi il Friuli Venezia Giulia è zona gialla: che cosa vuol dire e quali sono i divieti

UDINE. Da oggi, venerdì 6 novembre, fino al 3 dicembre. L'Italia è divisa in tre fasce: gialla, arancione e rossa. La zona gialla, quindi, sostituisce la verde di cui si era parlato fino a questo momento. La collocazione delle regioni nelle varie fasce sarà decisa dal ministro della Salute, sentiti i governatori, sulla base di 21 parametri.



 

Cosa vuol dire? In Friuli vengono applicate le misure generali previste dal Dpcm del 3 novembre. La nostra regione è classificata come "a rischio moderato", per cui è raccomandata la massima attenzione all'evoluzione dell'epidemia, ma non ci saranno nuove chiusure oltre a quelle già preventivate.(Qui trovate il testo definitivo da scaricare)

Di quali chiusure si tratta? Sono le misure nazionali previste da Conte che in breve si possono riassumere così: didattica a distanza al 100 % per le scuole superiori, musei chiusi, centri commerciali chiusi nel fine settimana, coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino (per spostarsi in questa fascia oraria sarà necessaria l'autocertificazione) e posti dimezzati nei mezzi pubblici.

  • ZONA GIALLA (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna. Lazio, Liguria)

⛔ coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
⛔ centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
⛔ didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 25%, seguivano in presenza, per le terze medie;
⛔ capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
⛔ musei e mostre chiusi;
⛔ corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
⛔ consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.

Le altre zone, quella arancione e quella rossa, prevedono maggiori restrizioni.

  • LA ZONA ARANCIONE (Puglia, Sicilia)

⛔ coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
⛔ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
⛔ bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio. Esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale
⛔ centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
⛔ negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità
mercati chiusi
⛔ didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media;
⛔ capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
⛔ musei e mostre chiusi;
⛔ corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
- APERTI: parrucchieri e centri estetici.

  • LA ZONA ROSSA
    (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria)

⛔ coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
⛔ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
⛔ bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
⛔ parrucchieri, barbieri ed estetisti resteranno invece aperti, a differenza della prima bozza;
⛔ centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
⛔ didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie;
capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
⛔ musei e mostre chiusi

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