Da Roma per gestire i profughi alla Meloni

TARVISIO. Cambio della guardia in arrivo nella gestione dell’ex caserma Meloni di Coccau. La struttura, che dal 22 gennaio ospita 25 richiedenti asilo pakistani giunti da Udine, dal 1° aprile sarà gestita da un Raggruppamento temporaneo di imprese composto da Medihospes cooperativa sociale onlus di Bari e Tre Fontane Cooperativa di Roma.
Questo l’esito della gara d’appalto indetta dalla Prefettura di Udine, sancito il 19 marzo dall’apertura delle buste. Il nuovo gestore si occuperà di accoglienza e assistenza dei cittadini stranieri ospitati nell’ex sede della Guardia di Finanza fino al 31 dicembre 2018. Sei i partecipanti ammessi al bando. Oltre al vincitore, hanno partecipato la coop Azione sociale di Caccamo (Palermo), Croce rossa italiana – Comitato di Udine, l’isontina Minerva Scpa, Centro Caritas di Udine – che si è occupata della gestione in questo primo periodo – e Gestione orizzonti Srl di Isernia. Le offerte sono state vagliate dalla commissione presieduta da Gloria Sandra Allegretto. A spuntarla sono stati Medihospes e Tre Fontane, che hanno ottenuto la valutazione più alta nella somma tra il punteggio dell’offerta tecnica, quello sull’offerta economica e la percentuale di ribasso dell’offerta economica.
A fronte di una base di 40,30 euro pro capite al giorno, il nuovo gestore ha proposto un valore di 35,27 euro giornalieri a persona, con un ribasso del 12,48%. Le due cooperative del centro-sud unite in raggruppamento temporaneo hanno ottenuto un punteggio di 87, 35, spuntandola su Azione sociale e Croce rossa italiana che seguono in graduatoria. Dopo due mesi di gestione, Caritas – che abbiamo interpellato per un commento, ma senza successo – lascia dunque il posto a un nuovo gestore, pronto a insediarsi dal giorno di Pasqua e sino alla fine dell’anno.
«Attendo di sentire i nuovi responsabili della Meloni per un incontro conoscitivo. Io sono disponibile, ma valuteremo i passi successivi da fare una volta che ci sarà il loro insediamento e si saranno calati nella nuova realtà», sottolinea il sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette.
E a due mesi dall’arrivo dei richiedenti asilo, in città com’è la situazione? «Non ho avuto notizia di alcun tipo di problematica, tutto sta filando liscio», commenta il primo cittadino. Chi, invece, ha frequentato più volte la Meloni in questi 60 giorni è Stefano Floreanini, consigliere comunale di minoranza: «Sono andato più volte nell’ex caserma, assieme ad altri cittadini tarvisiani, per osservare la situazione e verificare che tutto funzionasse nel modo ottimale – racconta l’esponente di “Rilanciamo Tarvisio” –. Sono stato l’unica figura istituzionale a fare questo passo, visto che altri hanno declinato l’invito».
Floreanini ha interagito con Caritas e con i 25 pakistani ospitati «per capire quali progetti di integrazione potevano essere messi in piedi. Qualche idea già c’era: coinvolgere i richiedenti asilo in squadre di lavoro per aumentare le giornate ecologiche, per lavori di manutenzione della pista ciclabile o di sgombero neve dai marciapiedi nella stagione invernale. Mi ha colpito la voglia di queste persone di lavorare e rendersi utili, sono stati loro a chiedermelo per primi. Confido di riannodare i fili del discorso anche con i prossimi gestori».
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