Da Talmassons al videoclip a Milano, Ania sogna in grande e pubblica il suo terzo singolo

Anastasia Zanello, in arte Ania, ha lanciato il nuovo brano “14 luglio” disponibile sulle piattaforme Spotify e Youtube

Virginia Corchia
Anastasia Zanello, in arte Ania, ha lanciato il suo nuovo singolo "14 luglio"
Anastasia Zanello, in arte Ania, ha lanciato il suo nuovo singolo "14 luglio"

Una persona speciale e una data da incidere, nel cuore e nel testo di una canzone. Parliamo del 14 luglio, data simbolo per Anastasia Zanello, in arte Ania, che dopo i singoli “Marinai” e “Ultime Parole”, lancia il suo nuovo brano disponibile sulle piattaforme Spotify e Youtube.

Una voce delicata ed avvolgente quella della cantautrice originaria di Talmassons, che mira al cuore di coloro che si addentrano nelle sue parole che, grazie al suo crescente talento e dedizione, diventano poesia. 

Ania, questa canzone è stata scritta in collaborazione con il progetto Production & Release della tua scuola a Milano. Che tipo di esperienza è?

«Il singolo nasce in collaborazione con il produttore friulano Luca Fornasier. Abbiamo preso parte al progetto Production & release lo scorso anno accademico, perché entrambi frequentiamo la stessa scuola. pur essendo cresciuti nella stessa regione, non avevamo mai avuto occasione di conoscerci di persona.

Così, appena si è presentata l’opportunità di questo progetto, abbiamo deciso di incontrarci e lavorare assieme ad una canzone, che poi è proprio diventata “14 luglio”. mi trovo molto bene nell’accademia, è un buon ambiente per poter crescere professionalmente. Ho conosciuto molti ragazzi e ragazze che inseguono un sogno e che studiano musica da diversi anni per poterlo realizzare. È bello sapere di poter affrontare un percorso accademico con serenità, soprattutto avendo l’appoggio dei docenti e degli amici che coltivano come me la passione per la musica».

Perché 14 luglio? Che importanza ha questa data?

«“14 luglio” è una data importantissima per me. Ho avuto la fortuna di conoscere una persona che ora fa parte della mia vita e con la quale posso condividere molto. proprio per questo motivo ho deciso di dare alla canzone questo titolo: il brano è molto autobiografico, ma parla di esperienza che tutti noi viviamo almeno una volta nella vita. È una canzone che parla di vita, emozioni, ricordi e momenti di spensieratezza. Vuole spingere l’ascoltatore a credere all’amore, in tutte le sue sfumature».

Che emozioni ha provato nello scrivere queste parole?

«La scrittura di questo brano è stata in parte impegnativa. Era da molti mesi che non scrivevo una canzone e, ad ogni tentativo, finivo per accartocciare le pagine che avevo scritto, dovendo ripartire spesso da zero. Una sera, nel convitto in cui alloggiavo lo scorso anno, mi sono chiusa nel bagno della mia stanza e ho scelto un approccio diverso alla musica: più emotivo e meno riflessivo. Ho lasciato che le parole e le emozioni scorressero. Avevo già un tema da seguire così, nel giro di poche ore, avevo ottenuto struttura e melodia principale. Credo proprio che la canzone sia nata grazie all’ispirazione che ho avuto quella sera. le parole e le note sono arrivate in modo molto naturale. Mi ero divertita parecchio e, a bozza terminata, ricordo, di aver provato un gran senso di serenità».

Parliamo del videoclip, disponibile dal 10 novembre sul canale youtube Nam di Milano. Com’è stato registrato?

«Il videoclip è stato registrato dal videomaker Stefano Radice in collaborazione con l’agenzia Good Guys. il make up e l’acconciatura sono stati curati da Giorgia Chiomento, allieva della Mba, making Beauty Academy. Progetto ideato da Claire Scotto, project manager che ha seguito il percorso “14 luglio” dalla sua creazione, alla pubblicazione e promozione.

Le location presenti sono due: il Mamu di Milano, che richiama l’ambiente classico a cui ho dedicato diversi anni della mia formazione musicale. l’altra è il parco Ravizza in zona Porta Romana, che richiama l’ambiente naturale presente in Friuli. le immagini sottolineano semplicità, spensieratezza e la volontà di “ricordare da dove si parte”».

Che consigli darebbe a bambini e ragazzi che vogliono intraprendere una carriera nella musica?

«Sicuramente consiglierei di procedere per step: avere bene in mente i propri obiettivi, procedendo poi nel trovare le giuste strategie per poterli raggiungere. il mondo della musica offre spazio a tutti; l’importante è saper trovare il proprio canale di comunicazione. Abbiate la curiosità di provare, sperimentare e imparare il più possibile. Cercando così di migliorarsi giorno dopo giorno. Se la musica vi regala sensazioni forti, accoglietela nelle vostre vite ma soprattutto, il consiglio più importante di tutti, non lasciate che le vostre paure vi fermino: prendete atto delle vostre insicurezze e timori e fatene un punto di forza».

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