Da tutta Italia per la sfida a Othello - FOTO

UDINE. Si dice che per impararne le regole occorrano solo sessanta secondi, ma per diventarne maestri ci voglia una vita intera. Di certo al gioco Othello il fascino non manca. Non mancano nemmeno gli appassionati che ieri nella Ludoteca di via del Sale si sono ritrovati per disputare il Gran Prix Italiano 2013. “Cose” da professionisti verrebbe da dire, considerate le quattro coppie di partecipanti provenienti da tutto il Paese. Tra i quali anche il nove volte campione d’Italia Francesco Marconi.
A sfidarlo ci ha provato anche il sindaco della città Furio Honsell. Quaranta minuti di tempo a disposizione, massima concentrazione, davanti a sè un tavoliere e 64 pedine bicolori da muovere scegliendo una precisa strategia. Lo scopo, cercare di “imprigionare” quelle dell’avversario. Non ce la fa il primo cittadino a centrare la vittoria. «È un campione – commenta – è davvero troppo forte. Sono comunque molto soddisfatto perché Udine ormai da quattro anni viene scelta tra le cinque località italiane in cui si svolge questa competizione e questa rappresenta un’occasione molto importante per tutta la città».
Nel capoluogo friulano è arrivato anche uno dei più grandi campioni degli anni ’70, il primo presidente della Federazione Nazionale Gioco Othello, Luigi Puzzo, 65 anni di Roma. «Un vero e proprio mito», lo presenta il delegato regionale Marino Carpignano. «Scoprii il gioco per caso – racconta – osservando delle ragazze che vi erano intente mentre ero in vacanza in Abruzzo e da lì iniziai a praticarlo insieme ad alcuni altri appassionati. La cosa che affascina è che ha delle regole molto semplici ma ha una profondità incredibile. Basti pensare che si stanno continuando a fare degli studi per scoprire delle nuove strategie, considerato che ogni partita è sempre diversa dall’altra».
Francesco Marconi, ieri, ha ottenuto l’ennesimo vittoria, seguito da Alessandro Di Mattei di Roma e da Gianluca Ilacqua di Ferrara. Un campione a tutti gli effetti, anche se, dice, non ci sono particolari segreti per spiegare la sua abilità. «Certo occorre molto allenamento – spiega – ma serve anche essere naturalmente portati. Ho iniziato a giocarci a scuola perché ce l’avevo sul computer e mi ha subito entusiasmato». Una passione, la sua, che dura da oltre vent’anni. Un entusiasmo che si rinnova partita dopo partita.
La Festa del Pi Greco, all’interno della quale si è svolta la manifestazione di ieri, proseguirà domani con il Torneo di Blokus, dalle 15 alle 18, sempre negli spazi della Ludoteca e mercoledì, dalle 16, con due appuntamenti in sala Ajace il primo incentrato sulle tecniche di calcolo mentale e il secondo sui giochi con i numeri e le parole. Giovedì, infine, in sala Ajace, alle 14, il Pi Greco verrà recitato a memoria nella “Sfida all’ultima cifra”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto