Da tutt’Italia con un sorriso al festival del sound funebre

UDINE. C’è una canzone funebre per eccellenza, Amazing Grace, il cui testo è stato scritto da John Newton (1725–1807), capitano di una nave che trasportava schiavi e che, dopo essersi salvato da una tempesta, si convertì e divenne ministro della fede. Si pensa che la melodia sia scozzese o irlandese. È una musica pentatonica e pertanto è spesso eseguita da cornamuse, al punto da esserne associata. Amazing Grace è stata interpretata da nomi importanti, come Joan Baez, Rod Stewart e Rick Wakeman. Aria popolare anche su entrambi i fronti della guerra civile americana, famosissima negli anni Settanta in Italia per una rivisitazione al moog di Federico Monti Arduini (Arfemo) che - col nome d’arte “Il guardiano del faro” - l’aveva ribattezzata Il gabbiano infelice.
Ci piace immaginare Amazing Grace come inno ideale del Festival Mondiale della Canzone Funebre, che si svolgerà venerdì 2 novembre a Rivignano. Il Festival, parto della mente di Enrico Tonazzi, è stato da lui illustrato ieri all’Angolo della Musica, con un “funereo” Rocco Burtone in look da jettatore, assieme al sindaco di Rivignano Mario Anzil, tutti rigorosamente in nero.
Unica nota colorata: la rivignanese Tiziana Cosmi, che tuttavia assicura: «Durante la presentazione della serata avrò un abbigliamento consono, con pizzi e merletti». Il suo aspetto gradevole ci ha fatto ricordare il film La morte ti fa bella. Annunciata come unica iniziativa al mondo di questo genere e giunta a un’edizione dal numero imprecisato («Mi sembra sia la quarta», afferma Burtone, «no, è la terza - ribatte Tonazzi - se consideriamo anche quella di dieci anni fa», «forse è la seconda - conclude il sindaco - dopo quella dell’anno scorso», perché per lui probabilmente le precedenti amministrazioni comunali non fanno numero), la kermesse si annuncia indubbiamente foriera di episodi di humor e d’ironia, anche se «non mancheranno i momenti di seria riflessione», come si affretta a precisare la Cosmi.
Si darà vita... (scusate!) all’evento del 2 novembre con un talk show (alle 17) e la presentazione del libro di Donatella Luttazzi L'unico papà che ho (alle 18.30). Libro in verità contestato da Lelio Luttazzi, che però non fece in tempo a impedirne la pubblicazione.
Oltre che dal Friuli, a partire dalle 20.45, interverranno artisti dalle Marche, dall’Emilia e da Roma, per trattare in musica il tema della morte. Tra questi: All'ultimo momento («Li abbiamo chiamati così – svela Rocco – perché si sono iscritti tardi e perché ci sembrava in tema»), Giorgio Valentinuzzi & gli Hippyestrelli, Giacomo Toni Novecento, Gian il Menestrello. Certo... non sono tra i nomi più famosi della scena musicale internazionale, ma possiamo prevedere che il divertimento non mancherà.
Tra i musicisti regionali spiccano le presenze di Sdrindule (in veste di cantante), di Franz Merkalli & Tellurica, di Malusà («ma lu sà che deve venire?» ironizza qualcuno, gelando così l’Angolo della Musica), del Copet e delle Malpepate, già vincitrici della seconda edizione del festival in marilenghe La Palme d'Aur. Un evento a ingresso libero, che mira a crescere di anno in anno. Tant'è che c'è chi suggerisce di pensare all'Orchestra per matrimoni e funerali di Goran Bregovic, per una delle prossime edizioni. Sarebbe, come dicono a Napoli, “la morte sua”!
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