Da Udine al vertice dei corazzieri

Discreto, in abiti borghesi, ha coordinato con pochi cenni i servizi di rappresentanza dei 6 corazzieri che hanno accompagnato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua visita in Friuli. E anche per lui è stato un po’ un ritorno a casa. Il luogotenente Giancarlo Zunnui, comandante di uno dei due squadroni dei corazzieri, i carabinieri in alta uniforme del Quirinale, ha solide radici a Udine, dove è nato, ha frequentato le scuole (diploma al Malignani) e ha vissuto finchè ha intrapreso la carriera militare. Nonostante il cognome abbia chiare ascendenze sarde, il sottufficiale in città ha i genitori, che vivono al Villaggio del Sole e una sorella. Legge libri in marilenghe («me la cavo, anche se magari altri sono più bravi di me») e appena può tiene i contatti con la sua terra («in Friuli abbiamo un territorio bellissimo, io sono appassionato di mare, montagna, della natura splendida che c’è»). A Roma ha fatto carriera in uno dei corpi più prestigiosi dell’Arma, il Reggimento del capo dello Stato. Alto 1.98 (l’altezza minima per entrare nell’esclusivo club che conta poche decine di componenti è 1.90, ndr), Zunnui lavora per il Quirinale da circa trent’anni. «Dopo la maturità al Malignani - spiega - ho scelto di entrare nei carabinieri. Passarono 12 mesi e mi presero nei corazzieri. Da allora non mi sono più spostato». Zunnui, proprio per il suo grado e l’anzianità di servizio, è uno degli elementi più fidati, chiamato nei servizi importanti. «Il 25 aprile io e il mio collega “gemello” (i corazzieri lavorano in coppia e devono avere stessa altezza, ndr) - racconta - abbiamo portato la corona d’alloro del presidente Napolitano all’altare della Patria».
Nel viaggio in Friuli l’ispettore ha coordinato i sei uomini arrivati per la visita ufficiale. «I corazzieri devono sempre precedere l’arrivo del capo dello Stato - svela il comandante udinese parlando del cerimoniale -, quindi è logico che siano più di due se gli impegni del presidente prevedono più di una tappa. Noi avevamo servizi all’università, a Faedis, al cimitero e al teatro sociale di Gemona. Il giorno dopo eravamo impegnati a Cargnacco e Pordenone. Tutto è andato per il meglio, siamo soddisfatti». E proprio le centinaia di persone presenti al tempio dedicato alla memoria dei Caduti in Russia per la cerimonia con Napolitano, hanno avuto l’onore di vedere dal vivo i corazzieri più alti in assoluto. Due veri carabinieri “giganti”, uno di 2.04 metri e l’altro di 2.02. «L’età media del corpo è abbastanza alta, di 42 anni - aggiunge Zunnui -, ma qualche giovane c’è ancora, anche se il ricambio è limitato, proprio in un’ottica di contenimento dei costi».
Oltre al comandante di Udine la pattuglia dei friulani al servizio del Quirinale è rappresentata da altri 5 carabinieri. C’è il vice brigadiere Alfredo Oblach di Ruda che lavora nello stesso ufficio di Zunnui. E ancora un corazziere di Martignacco, uno di Paluzza e due di Pordenone, oltre a un triestino. Padre nobile dei friulani al servizio del Colle il luogotenente resiano Francesco Madotto, anche lui ex comandante, oggi in quiescenza.
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