Da zona gialla per settimane a zona rossa: che cosa è successo in Friuli Venezia Giulia e il punto sull'andamento del Covid

UDINE. Ancora pochi giorni e la nostra regione passerà ufficialmente in zona rossa: è la prima volta dalle feste natalizie, quando tutta l’Italia aveva lo stesso colore. Ma questa volta è diverso: diventiamo zona rossa perché i nostri numeri stanno peggiorando e lo stanno facendo in modo molto veloce.

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La decisione sul colore viene presa dal Comitato tecnico scientifico e dal Ministero della Salute attraverso alcuni indicatori che abbiamo imparato a conoscere (Rt e la valutazione complessiva del rischio), ma abbiamo pensato che fosse il momento giusto per fare un’analisi dei dati che più ci toccano da vicino: i nuovi contagiati, i decessi e le persone ricoverate in terapia intensiva.


La crescita settimanale dei casi
Se escludiamo la prima settimana di gennaio, il totale settimanale dei nuovi casi confermati di Covid-19 è sempre andato calando fino a metà febbraio. Da qui è ripartita la risalita, e negli ultimi 7 giorni (da venerdì scorso a giovedì 11) sono stati confermati 4820 casi, ovvero il 48% in più della settimana precedente (quando erano stati 3264).

I posti in terapia intensiva
Il coronavirus ha messo a dura prova le strutture ospedaliere, riempiendo interi reparti e sovraccaricando le terapie intensive. Il Ministero della Salute ha fissato la soglia d’allarme di riempimento delle terapie intensive al 30%: per il Friuli-Venezia Giulia significa che, dei 175 posti totali disponibili, non bisognerebbe superare i 52 posti occupati. Stando all’ultimo aggiornamento disponibile (giovedì 11 marzo) i posti occupati da pazienti Covid erano 61, ovvero il 35% del totale.

In regione gli ingressi in terapia intensiva sono tornati a crescere con l’aumento dei contagi, dunque da metà febbraio in poi: gli ultimi sette giorni hanno visto 43 persone entrare in terapia intensiva per curare il Covid-19, la seconda peggior settimana dall’inizio del 2021 (la prima era stata a cavallo tra gennaio e febbraio, quando 45 persone erano state ricoverate in terapia intensiva).



La situazione provincia per provincia

I dati pubblicati dalla Protezione civile ci forniscono anche il totale dei casi in ogni provincia italiana. Da questo numero abbiamo ricavato i nuovi casi giornalieri e poi li abbiamo raggruppati di settimana in settimana, per vedere come si è mosso il contagio nelle province friulane. Stando ai dati, negli ultimi sette giorni l’incremento maggiore (in percentuale) di contagi lo ha registrato la provincia triestina (+71%).

Tutte e quattro le ex province hanno avuto un aumento dei casi rispetto alla settimana precedente. Se calcoliamo i nuovi casi ogni 100.000 abitanti (in modo da pareggiare la situazione tra le province, che hanno numeri diversi di abitanti) rimane in testa in ogni caso Udine, che ha avuto ben 565 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni. Pordenone rimane la migliore sia per quanto riguarda il numero di nuovi contagi (158 ogni 100.000 abitanti), sia per l’incremento rispetto alla settimana precedente (+35%).



La situazione comune per comune

A livello comunale, invece, la classifica dei dieci comuni con più persone attualmente positive porta una sorpresa: Pordenone è fuori dai primi dieci, riportando 101 positivi all’11 marzo (va detto che la decima città, Monfalcone, ne riporta 102). I primi due comuni per termini assoluti di persone positivi sono Trieste (804 positivi) e Udine (799).

Guardando invece ai dati sull’incidenza (ovvero ai casi ogni 1000 abitanti per ogni comune), i primi tre paesi sono Dolegna del Collio (56 casi ogni 1000 abitanti), Stregna (40 casi) e Prepotto (35). I capoluoghi rispecchiano l’andamento provinciale: Udine è la peggiore (8 casi ogni 1000 abitanti), seguita da Gorizia (6), Trieste (4) e Pordenone (2).

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