Dagli Usa rinnova il loculo al cimitero

Sacile, i “posti” in scadenza hanno spesso proprietari che vivono all’estero. Ma molti non hanno soldi

SACILE. Dall’America rinnova il loculo nel cimitero di San Odorico. «Con bonifico, una signora emigrata in cerca di fortuna tanti anni fa, ha aggiornato il contratto – ha ricevuto l’ok dagli Usa Francesca Del Vecchio nell’ufficio del Comune –. Abbiamo dovuto spedirlo oltreoceano. Un altro caso: dalla Francia. Poi Monaco e dalla Baviera».

Corsa ai titolari di loculi scaduti e dalla Svizzera hanno optato per l’ossario. «In 90 giorni 66 sacilesi hanno rinnovato i loculi nel cimitero di Sant’Odorico – è stato il report tecnico a cantiere aperto –. Altri 20 scelgono l’ossario comune e 15 la cremazione».

Per il caro estinto, non sempre ci sono soldi sufficienti a garantire una loculo. «Capitano famiglie in lacrime allo sportello del Comune – ha raccontato Del Vecchio, che spedisce lettere d’avviso da tre mesi –. Dicono che i soldi non bastano per i vivi. Dobbiamo consolarli perché il costo del contratto è troppo, per i bilanci di tanti cassintegrati o disoccupati».

In caso di silenzio e mancato recapito della lettera d’avviso, i resti mortali degli estinti con la tomba in scadenza, finiranno nell’ossario comune. «Gli appuntamenti continueranno in settembre – rassicurano dall’ufficio in piazzetta Manin –. Circa il 70% dei sacilesi rinnova il loculo: ma è una proiezione da verificare”. Quote alte di quelli che chiedono di rateizzare la spesa, per assorbire il salasso di 900 euro investite sull’eterno riposo.

Ci sono famiglie con quattro o cinque loculi a carico e un conto previsionale di 5 mila euro. Prenotano altri 15 anni l’ultima dimora per il caro estinto da Francesca, che gestisce i rinnovi di 327 loculi a scadenza.

La spesa di 900 euro si affronta, con grandi sacrifici in tempi di crisi: in ballo ci sono 258 loculi in via dei Cipressi e 69 a Cavolano. Si sono liberati, intanto, 15 loculi: il turn-over è partito e sono rimansti 8 disponibili a San Odorico e alcuni a Cavolano.

«Nel cimitero di Cavolano ci sono famiglie che hanno optato per la cremazione, ma a quote percentuali basse – spiega la dipendente dell’azienda Della Libera che ha vinto la gara per la gestione dei due camposanti liventini –. In questo modo, liberano loculi che potranno essere messi a disposizione di famiglie in attesa».

Cento eredi si sono presentati per scorrere il tariffario. «Tornano dopo la fase di riflessione – l’operatrice rileva una grande attenzione –. La scelta dell’ossario non prevede spese, perché spettano al Comune e rientrano in questa categoria anche le spoglie mortali di quelli senza eredi.

«Se la salma non è mineralizzata, si prenota per altri 5 anni – è l’opzione sostenibile –. La domanda di rateizzazione va presentata scritta in Comune, all’attenzione dell’ufficio del sindaco».

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