Dai banchi del Sello ai gioielli creati per dive e regine

San Daniele: la storia di Ilaria Lanzoni, che ora vive negli Stati Uniti. Ha appena vinto con una sua opera un prestigioso premio

SAN DANIELE. All’ultima edizione degli Awards del gioiello di Las Vegas, il 31 maggio scorso, nella sezione Haute couture ha vinto “Serafina”, collier di diamanti disegnato dalla sandanielese Ilaria Lanzoni.

Suo il disegno non solo di Serafina – gioiello ispirato al fuoco il cui diamante centrale pesa ben 10 carati – ma di tutta la collezione della Hearts on fire, azienda newyorchese nota per avere i diamanti meglio tagliati al mondo di cui Ilaria è direttore del disegno.

Ilaria è partita da San Daniele destinazione Londra a 28 anni con l’idea di stare via 4 mesi per imparare l’inglese ma da allora non è più tornata. Ilaria, poco più che quarantenne, ha un viso solare, un sorriso che conquista e lo sguardo di chi sta realizzando un sogno.

A 13 anni, al momento di decidere che percorso di studi seguire, nessun dubbio: l’istituto d’arte Sello a Udine, sezione “gioiello”.

«Il talento che ho è quello di mamma Renata – confessa Ilaria, che a San Daniele oltre ai genitori ha anche due sorelle –: mia mamma è una sarta eccezionale». Terminato il liceo artistico, Ilaria decide di iscriversi a Roma al corso di design del gioiello all’Accademia di Costume e Moda.

«Ho lavorato un po’ in Italia ma poi ho deciso di mollare tutto e andare a Londra per imparare l’inglese; l’idea era di starci 4 mesi». Che però si sono trasformati in 12 anni «perché ho iniziato andando a lavorare nella Fine jewellery room da Harrods. Lì vendevo i gioielli di un brand chiamato Repossi, molto conosciuto a Parigi».

A Londra, Ilaria ricorda che in quel periodo, oltre a lavorare per Harrods, realizzava braccialetti che vendeva nei mercatini.

«Poi – continua - ho trovato lavoro come disegnatrice da Garrard, un marchio prestigioso in Inghilterra perché è stato il gioielliere della Casa Reale dall’epoca della regina Vittoria (ora non lo è più ma resta il gioielliere più antico al mondo, fondato nel 1735). Non ho mai sognato di approdare in America ma è cominciato tutto con un semplice colloquio».

Alla Hearts on fire nel 2013 al suo arrivo le diedero carta bianca: l’azienda infatti pur avendo i diamanti più pregiati al mondo aveva un design piuttosto basic. E Ilaria attuò una vera e propria rivoluzione.

«Dal punto di vista personale non è mai semplice trasferirsi – racconta - ma io sono molto testarda e orgogliosa e l’unica cosa che contava per me nel momento in cui ho accettato quel posto era provare che ho il talento ed ero all’altezza di fare quel lavoro».

Com’è il lavoro negli States per una donna? «Ovunque è difficile fare carriera, penso ci voglia sempre una dose di fortuna e bravura ma sicuramente l’America mi ha fatto realizzare un sogno. Non penso che tornerei in Italia neppure se una grande azienda mi offrisse il lavoro, il sistema è molto diverso e non credo potrei riabituarmi».

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