Dai guanti ai cibi da lavare: ecco sei consigli per fare la spesa in sicurezza

Le abitudini nei supermercati stravolte dal coronavirus, dai carrelli al bancomat .È buona norma partire con la lista da casa, anche per stare meno in negozio

Coronavirus: i consigli per fare la spesa in sicurezza

È una delle poche attività ancora concesse fuori dal perimetro rassicurante di casa. Fare la spesa, oltre che una necessità riconosciuta come inalienabile dai decreti, è diventato un rito atteso e conteso (in famiglia c’è chi litiga per poterci andare). E pur indiscutibilmente laico, come ogni rito va preparato con accorgimenti che mai ci saremmo sognati soltanto cinquanta giorni fa, prima che il coronavirus scompigliasse le nostre abitudini, la routine della quotidianità, arrivando persino a scalfire quella pigrizia mentale che spesso ci impediva di programmare gli acquisti perché, in fondo, i supermercati «sono là», praticamente sempre aperti e sempre facilmente raggiungibili.

Il Covid-19 ci ha imposto nuove regole: gli ingressi contingentati, i guanti da infilare sulle mani prima di infilare l’euro nel carrello, la mascherina da indossare sopra naso e bocca, le strisce di nastro a distanza di un metro alle casse. E l’obbligo, morale e sanitario più che normativo, di ridurre il viaggio al “super” a un’unica uscita settimanale, con il carrello che trabocca di beni di prima necessità: la spesa diventa così pensata, ragionata.

E il caro e vecchio bloc notes torna a essere fedele compagno di viaggio, con la lista della spesa vergata rigorosamente a mano, prima di uscire di casa, magari dopo un confronto quasi parlamentare con il resto della famiglia.

  • Non indossare le protezioni prima di uscire

Nella nostra regione le ultime due ordinanze firmate dal presidente Fedriga mettono all’angolo ogni discussione sull’utilità di proteggersi le mani durante la spesa. I guanti sono obbligatori nei supermercati e nei negozi di alimentari, mentre possono essere sostituiti dal lavaggio delle mani con soluzione idroalcolica negli altri esercizi commerciali. Vanno indossati non a casa, ma appena scesi dall’auto prima di entrare nel negozio, per evitare che la protezione delle mani sia vettore della carica batterica eventualmente presente su superfici domestiche o nell’abitacolo.

«Mettere i guanti quando si esce di casa e toglierli una volta tornati al proprio domicilio è sbagliato», ha indicato sul proprio profilo Facebook l’infettivologo friulano Matteo Bassetti, diretore delle Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. «I guanti stessi infatti possono diventare un importante ricettacolo di virus e batteri oltre che spingere ad atteggiamenti più lassisti», aggiunge Bassetti. E occhio a come vengono tolti.

  • La mascherina è obbligatoria negli alimentari

L’ultima ordinanza regionale non lascia più spazio a dubbi. Proteggere naso e bocca è obbligatorio ogni qualvolta si esce di casa, tanto più nei negozi di alimentari, dove da una settimana a questa parte vige l’obbligo di coprirsi il viso: meglio con una mascherina (vanno bene quelle di stoffa lavabili, ma anche chirurgiche: l’obiettivo non è proteggersi, ma evitare la propagazione dei propri droplets, le goccioline che veicolano il virus nei soggetti affetti da Covid-19), ma se proprio non se ne trovano, è possibile arrangiarsi con un foulard, una sciarpa o uno scaldacollo.

Altrettanto sono tenuti a fare gli addetti alla vendita. La regola d’oro da non dimenticare mai, tuttavia, è quella della distanza interpersonale da mantenere sempre: anche tra le corsie dei supermercati è bene non affollarsi, attendendo il proprio turno per raggiungere gli scaffali, aspettando che gli altri clienti abbiano liberato gli spazi che intendiamo raggiungere.

  • Una lista ben organizzata da fare a casa

Anche i tempi della spesa sono completamente cambiati. Le chiusure festive e l’obbligo morale di uscire il meno possibile di casa, impongono di ragionare bene su come riempire il carrello: meglio pensare a una spesa settimanale, limitando dunque al minimo l’abbandono del domicilio. Per farlo, serve anzitutto organizzazione: una buona regola è quella di prendere le care vecchie carta e penna e appuntare nei giorni che precedono gli acquisti i prodotti che mancano in casa, ma anche le idee per preparazioni che richiedono ingredienti particolari.

Utilizzare l’ormai obsoleto supporto analogico al posto dell’onnipresente smartphone ha un duplice vantaggio: riduce il rischio d’impaccio con i guanti (che poco d’accordo vanno con lo schermo tattile) e ci permette di non toccare uno dei ricettacoli principali di batteri (sì, il nostro telefonino). Preparare una buona lista della spesa a monte ha un altro duplice vantaggio: permette sperperare soldi e consente di ottimizzare i tempi nelle settimane degli ingressi contingentati.

  • Il carrello è un ricettacolo di batteri

Il maniglione del carrello del supermercato raccoglie più batteri di una toilette pubblica. Non è un’iperbole, ma il risultato di uno studio pubblicato per la prima volta nel 2012 e ripreso nei giorni scorsi dal New York Times. Buona regola sarebbe, al di là dell’utilizzo dei guanti, di pulire la maniglia di carrello o cestino prima di fare la spesa e possibilmente anche dopo, per gentilezza verso chi lo userà poi, con un fazzoletto bagnato di soluzione idroalcolica al 70 per cento: i dispenser del gel igienizzante, del resto, si trovano all’ingresso di moltissimi supermercati.

Questo senza dimenticare che sulla superfici - pur con differenze dettate dal tipo di materiale - la carica virale si abbatte enormemente in poco tempo. E anche qui, piuttosto che girare con la boccetta dell’alcol, è importante lavarsi molto bene le mani subito dopo aver fatto la spesa, o pulirsi con una soluzione antibatterica prima di entrare in macchina.

  • Come pulire il bancomat dopo l’utilizzo

Siamo riusciti a non toccare con le mani spoglie il maniglione del carrello e abbiamo persino rispettato maniacalmente le distanze di sicurezza. È arrivato il momento di pagare alla cassa: come fare? Porto a casa le monetine del resto, con il rischio di tenermele per giorni nel portafoglio? Il consiglio è di pagare con il bancomat, possibilmente con modalità contactless, che vi permette di non consegnare nelle mani del cassiere la vostra carta di debito, né di digitare sul dispositivo il codice segreto (al di sotto di certi importi).

In ogni caso è possibile igienizzare efficacemente in pochi passi le vostre carte: è sufficiente inumidire leggermente un panno in microfibra con una soluzione idroalcolica e passare senza sfregare sulla tessera, che va poi asciugata con una carta da cucina non ruvida. Si possono utilizzare anche salviette già umidificate con soluzione igienizzante, avendo la precauzione di strizzarle preventivamente per rimuovere il liquido in eccesso.

  • Frutta e ortaggi disinfettati col bicarbonato

Al rientro da casa, ancor prima di sistemare le borse con i prodotti acquistati, bisogna lavarsi accuratamente le mani. L’utilizzo dei guanti non può far esimere dalla principale regola igienica, basilare per evitare che a contatto con naso, occhi e bocca le dita possano trasformarsi in veicolo di contagio. Può essere d’aiuto portarsi dietro una boccetta di soluzione idroalcolica, per igienizzare subito le mani dopo la spesa: perché abbia effetto, bisogna sfregare il liquido su tutte le parti della mano per almeno un minuto.

E a proposito di lavaggi: le verdure? Potrebbero essere entrate in contatto con persone che non le hanno maneggiate con guanti e non avevano neppure la mascherina indosso. Premessa: non ci sono evidenze scientifiche che confermino che il cibo veicoli il coronavirus. Non serve dunque “disinfettare” frutta e ortaggi prima di riporli in frigo: è sufficiente lavarli con il solito cucchiaino di bicarbonato prima di consumarli a crudo. Se cotti, naturalmente, il problema non si pone

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