Dai pesticidi all’acqua saponata: ecco i rimedi contro le cimici

UDINE. «Le cimici asiatiche non pungono e non sono pericolose per l’uomo. Fate, invece, attenzione all’uso smodato di insetticidi».
E’ l’appello di Iris Bernardinelli, tecnico del servizio fitosanitario dell’Ersa. L’Agenzia regionale ha emesso recentemente un volantino – si può trovare anche nel sito internet sotto la voce Sos cimici – su come difendersi da questi fastidiosi insetti.
In particolare i pesticidi negli ambienti a uso abitativo sono fortemente sconsigliati ma possono essere utili per il trattamento della parte esterna degli infissi, in capannoni, solai, magazzini e garage. Esistono poi in commercio alcuni modelli di trappole per la loro cattura. Se utilizzate in ambiente urbano è bene posizionarle a distanza di almeno 25 metri da ingressi o finestre delle abitazioni, da coltivazioni (inclusi gli orti) e alberi da frutto.
Per impedire l’ingresso delle cimici è necessario collocare zanzariere e sigillare dove possibile crepe, fessure e tutti quegli accessi che consentono il loro passaggio.
Per eliminarle, al posto degli insetticidi, si possono utilizzare i più comuni strumenti di pulizia per la casa che emettono vapore oppure l’aspirapolvere. Possono essere impiegate anche bombolette di ghiaccio spray per far cadere a terra le cimici prima di raccoglierle.
Una volta catturate devono essere eliminate. Il metodo più semplice è quello di immergerle in un contenitore d’acqua e detergente (detersivo per piatti, per pavimenti o sapone liquido) per qualche minuto. Il detergente causa il loro annegamento. In seguito le cimici possono esserre smaltite nei contenitori per l’organico. Non vanno invece gettate nel water.
Per quanto riguarda l’agricoltura la Regione ha adottato un regolamento per finanziare le misure di prevenzione alla cimice, in particolare le reti antinsetto combinato con la difesa chimica di soccorso che risulta finora il metodo migliore per il controllo di questo parassita.
Trentanove sono in questo caso le richieste pervenute che vengono finanziate per 769 mila euro. Per gli indennizzi a ristoro dei danni sono oltre 70 le domande che verranno sostenute con una spesa di oltre 2,8 milioni di euro.
Come spiega il professore dell’università di Udine Pietro Zandegiacomo e la stessa Bernardinelli «occorre aspettare l’inverno e tollerare ancora un po’ di giorni. Questi insetti provano disagio ma il vero pericolo per l’uomo arriva dai pesticidi».
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