Dal 1970 a oggi maestri fra storia e innovazione

Dall’idea di Sergio De Infanti al team freeride dei fuoripista

RAVASCLETTO ZONCOLAN. La Scuola di sci Carnia, che attualmente ha le sue sedi centrali a Ravascletto e Sutrio (località Monte Zoncolan) e comprende inoltre le sedi distaccate di Prato Carnico (località Pradibosco) e Sauris, è l’evoluzione durante gli anni, di diverse iniziative tese a far praticare lo sci a un sempre maggiore numero di persone.

Gli anni 70 del secolo scorso, in pieno boom economico, vedono nascere e svilupparsi sulla montagna carnica la pratica dello sci a livello sempre più professionale. Non più solo sci nordico, ma sci per divertimento, con impianti all’avanguardia che arrivano sulle cime dei monti e regalano indimenticabili sciate di discesa. Uno sport che prende sempre più piede e che segna l’inizio della doppia stagione turistica della nostra montagna regionale.

Non solo più villeggianti d’estate, ma anche frotte di sciatori, pure dall’estero, durante l’inverno grazie a grandi investimenti negli impianti di risalita. Ravascletto è un antesignano di questa disciplina sportiva e ancora oggi un leader nel settore turistico invernale.

La scuola di sci Ravascletto prende vita nel 1970 dall’idea di Sergio De Infanti, Romeo De Crignis, Eliana Pachner e Alberto Tassotti. Nel 1975 l’apertura degli impianti sciistici sullo Zoncolan  crea interesse e richiama nuova linfa: con l’adesione di nuovi maestri (Giorgio Polo, Edi Casali, Mario Da Pozzo, Leo Da Pozzo e Mirco Puntil), nasce la scuola sci Zoncolan. Dopo solo una decade, con la storia dello sci, nasce la voglia di raccontare come la pratica dello sci sia cambiata negli anni:  una ricostruzione storica che, attraverso i diversi stili di sciate praticate nel tempo e l’attrezzatura originale dell’epoca, illustra l’evoluzione dello sci sino ai giorni nostri.

Nei primi anni ’90, con la fusione delle scuole di Sauris, Sella Chianzutan, Pradibosco, Zoncolan  e Tamai nasce la Scuola sci Carnia.

Oltre a maestri di sci alpino, di  fondo, di snowboard, allenatori, specializzati nell’insegnamento ai bambini e specializzati nell’insegnamento a persone disabili, maestri in grado di impartire lezioni in lingua inglese, francese e tedesca, nel suo organico vanta la presenza di personaggi di spicco quali Sergio De Infanti, guida alpina e alpinista, Luciano De Crignis, già istruttore nazionale e guida alpina, Riccardo De Infanti attuale direttore tecnico nazionale e internazionale per lo sci alpino della federazione disabili ed Ermes De Crignis ex nazionale di salto speciale con gli sci. Oltre all’insegnamento delle tecniche dello sci vengono proposte escursioni con ciaspe e sci d’alpinismo  sulle montagne più belle della nostra regione.

Grande curiosità ha destato la nascita all’interno della scuola del team freeride; un gruppo di maestri, tra cui il direttore Ivan De Crignis, appassionati del fuoripista che fanno divertire esplorando le discese più emozionanti delle Alpi Carniche. Per gli amanti della montagna d’estate, alcuni membri della scuola si dedicano all’insegnamento di nordic walking, nuoto, mountain bike e passeggiate a cavallo.

«Il motto della nostra scuola – raccontano – è far imparare giocando con un occhio particolare alla sicurezza».

Personaggio di spicco della scuola è Luciano De Crignis, maestro sin dal 1974, guida alpina, allenatore e già istruttore nazionale per 10 anni. Grande professionista e amante della montagna, dedica interamente la sua vita allo sci. Sin da bambino si innamora della neve, tanto che il suo amico Sergio De Infanti lo apostrofa «tu potresti vivere facendo il maestro di sci». Capisce così che la sua vita sarebbe stata indissolubilmente legata alla professione del maestro di sci abbandonando il lavoro in fabbrica per inforcare gli amati attrezzi. A 21 anni si trasferisce sullo Stelvio grazie a un posto all’università dello sci Pirovano trovato dall’amico Gildo Della Pietra e per i trent’anni successivi  scia una media di 7-8 mesi l’anno facendo anche parte della scuola sci Sertorelli. Proprio sullo Stelvio, dalla necessità di spostare i propri limiti e di cercare ulteriori e nuovi stimoli, sciando su irte pareti di ghiaccio, nasce la sua passione per lo sci ripido. Nel 1976, assieme all’amico Gianni De Infanti, ricorda la prima discesa dal pizzo Collina, mille metri di parete, la più bella discesa di sci ripido delle Alpi Carniche. Con questo continuo impegno è riuscito a sciare diverse maggiori cime delle Alpi: il monte Bianco, il monte Rosa, il Cervino, il Coglians, il Canin, la prima discesa con gli sci dal mont Mac Kingley in Alaska. Al giorno d’oggi Luciano continua con passione la sua professione insegnando ai suoi allievi le tecniche dello sci.

Entusiasmo, passione e caparbietà nel non arrendersi mai sono tre qualità che descrivono l’uomo Luciano. Infine ringrazia i suoi allievi con affetto per averlo aiutato a essere un buon maestro e per la riconoscenza negli anni che gli stessi gli anno dimostrato.

Gino Grillo

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