Dal Canada un lascito a Morsano

Nel testamento di una defunta una somma destinata alla chiesa di San Martino

MORSANO. Sembra una storia d’altri tempi, anche se non è la prima volta che accade. Invece siamo nel 2015 e certe tradizioni, per fortuna, non si estinguono. Una signora canadese, i cui genitori erano originari di Morsano, ha contattato il parroco del paese, don Andrea Della Bianca originario di Portogruaro, per un motivo molto particolare.

Deve esaudire un desiderio della madre, deceduta da poche settimane. Nelle volontà testamentarie della signora, infatti, c’era una donazione alla parrocchia di San Martino a Morsano. La cifra non è stata resa nota, ma ammonterebbe ad alcune migliaia di euro.

Don Della Bianca conferma che ci sono stati dei contatti, in almeno due occasioni. «Ora però si deve concretizzare, i contatti sono stati avviati; però, come ho spiegato anche qualche ora fa gradirei il silenzio» ammette.

La notizia, però, si è diffusa in paese e in parrocchia. Il contatto della zia canadese sarebbe una parente, che vive in centro a Morsano e che è molto conosciuta. La donna è stata contattata da una cugina canadese, figlia della defunta, che si trovava in Italia.

Un viaggio fatto proprio per assecondare un primo desiderio della mamma deceduta, quello di un suo ritorno nel paese natio. La donna canadese era stata a Morsano quando lei aveva appena 8 anni. Ora le primavere sono molte di più. L'incontro tra lei e la cugina è stato commovente. La parente morsanese l’ha riconosciuta quasi subito. Si sono entrambe strette in un abbraccio molto caloroso.

Quindi la signora canadese ha spiegato il motivo del suo viaggio: la volontà di esaudire il desiderio della madre, morta da poco, di elargire una somma a favore della parrocchia. È avvenuto un primo contatto, di persona, tra la canadese e il parroco.

Ieri mattina c’è stata invece una telefonata. Don Della Bianca ha conversato con la signora in inglese, probabilmente per mettersi d’accordo sulle modalità tecniche dell’invio del contributo. «Non posso dire molto al riguardo – conclude il presule originario del Veneto – confermo che sono avvenuti dei contatti».

Anni fa, per il portone della chiesa di San Martino, la parrocchia mise a frutto un contributo donato da un cittadino australiano i cui genitori erano partiti da qui. La storia si ripete.

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