Dal Consiglio di Stato via libera alla quarta farmacia di Cividale

Sorgerà in uno dei locali del centro commerciale realizzato nell’area dell’ex Italcementi. I giudici hanno respinto il ricorso di due medici. Il sindaco Balloch: un servizio in più alla gente
20080627 - ROMA FARMACI: NEL 2007 525 DOSI A TESTA, 7 SU 10 DA SSN - Un farmacista mostra i medicinali contenuti in una cassetiera . Sempre piu' farmaci nella vita degli italiani: ognuno ne ha assunto, in media, nel 2007 una pillola e mezza al giorno (525 dosi), facendo crescere i consumi di farmaci di classe A del 3 per cento. Ma la spesa complessiva si e' comunque abbassata di due punti e mezzo rispetto al 2006 (-2,6%), con i risultati migliori in termini di risparmio proprio per la spesa pubblica, diminuita del 5,4 per cento. VIRGINIA FARNETI/ARCHIVIO ANSA/ ji
20080627 - ROMA FARMACI: NEL 2007 525 DOSI A TESTA, 7 SU 10 DA SSN - Un farmacista mostra i medicinali contenuti in una cassetiera . Sempre piu' farmaci nella vita degli italiani: ognuno ne ha assunto, in media, nel 2007 una pillola e mezza al giorno (525 dosi), facendo crescere i consumi di farmaci di classe A del 3 per cento. Ma la spesa complessiva si e' comunque abbassata di due punti e mezzo rispetto al 2006 (-2,6%), con i risultati migliori in termini di risparmio proprio per la spesa pubblica, diminuita del 5,4 per cento. VIRGINIA FARNETI/ARCHIVIO ANSA/ ji

CIVIDALE. Ora è definitivo: Cividale avrà la sua quarta farmacia. L’ultima parola sulla querelle che da tre anni tiene sotto scacco la delibera comunale sull’istituzione della nuova sede farmaceutica nell’area riqualificata dell’ex Italcementi, e per l’esattezza in uno dei locali ancora liberi del centro commerciale, è arrivata in questi giorni dal Consiglio di Stato. Cioè dai giudici romani ai quali i farmacisti cividalesi Franco Fornasaro ed Enrico Minisini si erano rivolti, per ottenerne l’annullamento.

«La normativa – scrivono i magistrati – si rivela del tutto coerente con gli interessi, anche costituzionali, di una revisione della distribuzione territoriale dell’assistenza farmaceutica coerente con le effettive esigenze della popolazione».

Con l’appello, proposto attraverso gli avvocati Massimo Luciani e Michele Sartoretti, i due farmacisti puntavano a ribaltare la sentenza emessa dal Tar del Fvg nel maggio dell’anno scorso, quando la controversia sembrava essersi già chiusa a favore dell’amministrazione comunale.

Nel mirino, appunto, la deliberazione con la quale la prima giunta Balloch, nel giugno del 2013, aveva convalidato il precedente provvedimento per l’individuazione di una nuova farmacia nell’area compresa fra viale Libertà, via Bottego, via Gemona, via Foramitti e via Perugini.

Nel ricorso, i due farmacisti avevano segnalato la mancata assunzione di pareri obbligatori, acquisiti successivamente al provvedimento, e sollevato ulteriori eccezioni sia rispetto al dato demografico, sia alla zona prescelta, indicando quale area più idonea agli interessi della popolazione quella di Gagliano.

Il giudice d’appello, preso atto dell’intervenuta ratifica della precedente delibera consiliare di istituzione della quarta sede, ha dunque ritenuto di non accogliere i motivi di censura mossi alla sentenza di primo grado e ribadito la «correttezza» del provvedimento, precisando essere stato assunto «a seguito di una rinnovata istruttoria, previa acquisizione dei pareri obbligatori e sulla base di dati Istat della popolazione residente al 31 dicembre 2010» (come previsto dalla normativa vigente sul punto).

Il collegio ha inoltre rilevato «che le indicazioni attinenti alla distanza della nuova farmacia da quelle esistenti, all’accessibilità del relativo servizio farmaceutico da parte dei cittadini residenti in aree scarsamente abitate e al potenziamento della viabilità strumentale all’accesso alla nuova sede integrano gli estremi di un’istruttoria esauriente».

Un richiamo è stato fatto anche alla relazione tecnica, che ha indicato «le ragioni di pubblico interesse» sottese alla scelta. Da qui, la decisione di respingere l’appello, in quanto «infondato». La sentenza è stata integralmente pubblicata sul sito “Diritto dei servizi pubblici”.

Doppiamente soddisfatto il sindaco Stefano Balloch, che, a pochi giorni dall’avvio del suo secondo mandato, ha visto confermata la bontà di un suo vecchio provvedimento. «Non si tratta di implementare la concorrenza – ha commentato il primo cittadino –, ma solo di offrire un servizio in più, attraverso una potenziata distribuzione della rete farmaceutica in città».

Non meno lieto per l’esito della vertenza il legale del Comune, avvocato Guglielmo Pelizzo. «L’iter giudiziario – ha detto - si è concluso con un responso che ha permesso di chiarire, e superare, ogni aspetto interpretativo ritenuto controverso».

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