Dal Friuli Venezia Giulia al Veneto per iscriversi all’asilo no-vax
Sfida alla scienza e anche alla legislazione vigente. In una scuola per l’infanzia di carattere parentale in Veneto, a Settimo di Cinto Caomaggiore, gestita da un’associazione privata che applica il metodo montessoriano di educazione, la “Pratichiamo il Futuro”, possono accedere anche i bambini le cui famiglie aggirano l’obbligo vaccinale. E arrivano anche dal Fvg, in particolare da Latisana.
Si ribella il presidente dell’ordine metropolitano veneziano dei medici, il dottor Giuseppe Leoni, secondo cui non deve esserci distinzione tra scuola pubblica e scuola privata sulla copertura vaccinale. È una questione che riguarda la salute e il buonsenso. «La legge deve essere estesa a tutti gli istituti oppure qualcosa va cambiato».
Nella scuola, i bambini non sottoposti a vaccino trovano posto accanto a quelli che si sono sottoposti alla profilassi. Lo si è scoperto alla presentazione dei lavori realizzati nell’edificio che ospita la scuola, ovvero il centro culturale Stefanuto. Secondo i responsabili della struttura la scuola per l’infanzia montessoriana è una scuola parentale. Non è pubblica ed è gestita da un’associazione privata di promozione sociale, appunto la “Pratichiamo il Futuro”. La responsabile è Ester Amore. Nacque nel 2016 dalla spinta di un piccolo gruppo di genitori che desiderava garantire un’opportunità educativa secondo il metodo Montessori.
Il motivo secondo Ester Amore è semplice. «Noi siamo soggetti privati e non soggetti alle leggi in vigore nella sfera pubblica. Non possiamo respingere i bambini non vaccinati». All’interno della scuola il 90% dei piccoli è vaccinato. I dirigenti della scuola hanno chiesto di poter estendere l’obbligo di vaccinazione a tutti. Ma sono appunto soggetti privati. Per il sindaco Gianluca Falcomer non è una sorpresa tutto questo clamore attorno alla scuola. Tuttavia sulla questione non prende posizione. «È come se il “Centro Stefanuto” fosse un oratorio aperto a questa associazione. La “Pratichiamo il Futuro” svolge promozione sociale e anche a me risulta che l’obbligo di frequenza per i soli bambini vaccinati vale soltanto per le scuole pubbliche, e non per quelle private come la montessoriana sorta qui da noi».
È molto contrariato invece il medico veneziano, presidente provinciale dell’Ordine dei medici e attualmente vicepresidente nazionale della Federazione. «Non deve esserci distinzione tra pubblico e privato – dice –: la legge Lorenzin va rispettata. A scuola possono andare soltanto i bambini regolarmente vaccinati. Qui è in ballo la salute di soggetti piccolissimi. Non c’è differenza tra privato e pubblico quando si parla della salute, il bene più prezioso. Il Governo che ha giurato quest’anno non ha smantellato la legge Lorenzin. Ci sarà un motivo valido, oppure no? Io mi sento umiliato come medico quando torno ad affrontare questioni che riguardano la scienza di base. Invito tutti a leggere il libro di Biologia Medica, sono 100 pagine molto istruttive». Per Leoni l’Italia è nell’occhio del ciclone sul tema vaccini. «Siamo sotto osservazione a livello internazionale – conclude Leoni –: registriamo una crescita esponenziale di morbillo di tipo mortale. La problematica maggiore riguarda la tutela dei bambini. La situazione ci è sfuggita di mano. È difficile rapportarsi con situazioni che non tengono conto della realtà scientifica provata dai fatti».
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