Dal treno storico Udine-Cividale al collegamento con Caporetto

Incontro per concretizzare la proposta di utilizzare il convoglio d’epoca esposto per il centenario Il viaggio potrebbe continuare oltre confine su gomma. La possibilità di aggiungere l’opzione bici
CIVIDALE. Il progetto è ancora tutto da costruire, ma l’idea è precisa e la determinazione forte, ed è già un buon segnale.


Non è certo caduta nel vuoto la proposta lanciata nei mesi scorsi da un gruppo di cividalesi entusiasti dell’esposizione alla stazione ferroviaria (nell’ambito delle commemorazioni del centenario di Caporetto) di un convoglio d’epoca: l’idea, spalleggiata con convinzione da Romano Vecchiet, direttore della biblioteca Joppi di Udine, nonché storico del trasporto su rotaia, era quella di rimettere in funzione l’antica locomotiva a vapore e le relative carrozze passeggeri per offrire un servizio turistico di treno storico sulla tratta Udine-Cividale, estendendo poi il viaggio, con formula da definire, fino a Kobarid.


Prima di Natale l’ipotesi è stata discussa in municipio alla presenza della vicesindaco Daniela Bernardi, di un rappresentante delle Ferrovie Udine Cividale, dello stesso Vecchiet (accompagnato da un suo collaboratore, esponente dell’Associazione vecchi binari), del consulente del Comune per l’europrogettazione, della responsabile dell’ufficio cultura, Elisabetta Gottardo, e dell’architetto Campestrini per l’Uti del Natisone. Qualcosa si muove, dunque: l’obiettivo è quello di redigere un piano transfrontaliero, ma il primo ostacolo da superare sarà capire se il passaggio del convoglio sulla linea Udine-Cividale sia realmente fattibile.


«La speranza è alta perché il disegno è davvero interessante e ha grandi potenzialità», dice Daniela Bernardi, ribadendo che si vorrebbe dare continuità al percorso tramite un trasporto su gomma fino a Caporetto. A esso potrebbe aggiungersi, poi, l’opzione bicicletta, sfruttando le piste ciclabili realizzate con la progettualità europea Bimobis, fra l’altro destinate a dilatarsi nel prossimo futuro grazie a un intervento che sarà eseguito dall’Uti locale. Ora, dunque, bisognerà appurare la fattibilità del transito della locomotiva a vapore sulla Udine-Cividale: «Ci sono però – frena l’amministratore unico di Fuc, Maurizio Ionico – scogli di natura tecnica, amministrativa e finanziaria tutt’altro che trascurabili».


Ma l’amministrazione locale spera nel “miracolo” , con l’ambizione (condivisa dall’Associazione vecchi binari) di proporre corse del treno storico nei fine settimana dei periodi dell’anno contraddistinti dal maggior afflusso turistico; potrebbero poi essere programmate delle iniziative per le scuole. L’operazione richiederebbe un investimento di almeno 150 mila euro, somma necessaria per la riparazione e la riattivazione della locomotiva, che fu realizzata in Germania nel 1906; andrebbero poi risanate, ma con spesa di gran lunga inferiore, le carrozze.


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