Dalla banda dei furti in carcere alla rapina di Natale sventata

È stato un anno di intesa attività investigativa per la polizia. A febbraio la squadra mobile, coordinata dal vicequestore aggiunto Francesco Mattioli, ha smantellato una banda di tre giovani albanesi specializzata in furti in ville e abitazioni del Nord Italia, alla quale sono stati attribuiti 100 furti per un milione di euro in refurtiva. Il 14 maggio la squadra mobile ha sgominato un gruppo specializzato nella falsificazione di documenti per assicurare l’ingresso illegale in Europa a migranti dall’Africa: 4 denunce e un arresto. Il 24 maggio la mobile ha arrestato un pericoloso latitante condannato a undici anni di carcere per reati predatori nel Nord Est.

A giugno la squadra volante, diretta dal commissario capo Marco Stamegna, ha scoperto gli autori dell’incendio doloso all’ex cotonificio Amman di Podenone: due ragazzini di 14 e 13 anni.

A fine luglio la squadra mobile ha fermato una baby gang che terrorizzava coetanei e un disabile. Un ragazzino è stato collocato in comunità per tentata rapina pluriaggravata, tentata estorsione in concorso, spaccio, truffa e appropriazione indebita.

Il 3 ottobre la squadra volante ha bloccato una batteria di georgiani specializzati in furti nelle case: un arresto e tre espulsioni.

Il 27 novembre la squadra mobile ha arrestato per nove furti nelle case commessi fra il 3 e il 20 novembre un cittadino albanese.

Tre giorni dopo la squadra mobile ha sventato una rapina che una banda di trasfertisti attivi fra Fvg e Veneto era in procinto di perpetrare sotto Natale: un arresto e sei indagati. I detective sono riusciti ad attribuire alla banda il furto da 300 mila euro commesso il 12 agosto 2015 in una villa nel quartiere di Roraigrande e di ritrovare due dipinti settecenteschi di pregio. È stato individuato anche l’autore della rapina a mano armata al compro oro di Mestre avvenuta il 29 agosto. —

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