Dalla carabina al basco passando per il mantello Ogni mese un simbolo

Presentata l’edizione 2017 del calendario dell’Arma Tirate 1,3 milioni di copie in tutta Italia. C’è anche l’agenda
Di Simonetta D’este

Saranno la carabina, il basco, la gazzella e la bandoliera dei carabineri ad accompagnare, attraverso le pagine del calendario storico dell’Arma, i mesi del 2017. Le tavole, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, sono state presentate ieri dal colonnello Marco Zearo nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Udine, poco meno di due ore dopo la presentazione ufficiale che si è svolta a Roma.

I simboli sono inseriti in un contesto dettato dalla grafica, che si evolve da quella ottocentesca, che ha visto nascere l’Arma stessa (1814), fino a quella moderna dei giorni nostri. Il mese di gennaio è caratterizzato dalla carabina – da cui i carabinieri prendono il proprio nome – posizionata nello scenario di Torino, città che ha visto i natali dei militari dell’Arma. Febbraio è l’elmo dei corazzieri nello stile Vittoriano a Firenze capitale d’Italia nel 1868, data che ne sancì il battesimo, mentre marzo vede protagonista la daga immersa nell’Art Nouveau. Gli alamari si ritrovano ad aprile assieme al Wiener Werkstatte, mentre il Futurismo a maggio fa da cornice ai segni inconfondibili della bandoliera e della giberna per le munizioni.

La banda rossa dei pantaloni arriva a giugno con lo stile Bauhaus degli anni ’20 del secolo scorso, mentre il pennacchio rosso e blu della grande uniforme speciale campeggia a luglio con l’Art Decò. Agosto ha il mantello foderato di saglia rossa immerso nel Razionalismo, settembre, invece, è Optical con le forme arrotondate della lucerna. La tavola in stile Hippie degli anni ’70 del mese di ottobre è dedicata al basco, i cui colori riportano ai reparti che lo indossano, dal blu tradizionale, al rosso dei cacciatori, all’amaranto dei paracadutisti, al nero della linea mobile, al celeste dei carabinieri delle missioni Onu, fino al verde dei forestali.

La “gazzella” e il numero di emergenza 112 sono illustrate in stile Pop degli anni ’80 nella tavola di novembre, mentre l’ultimo mese dell’anno propone in grafica contemporanea le applicazioni tecnologiche che provengono dal polso di un carabiniere, ormai immerso nel nostro quotidiano fatto di tecnologia, Internet e smartphone.

E proprio questo percorrere i secoli restando un punto di riferimento solido è caratteristica dell’Arma, come sottolinea il colonnello Zearo: «La nostra strutturazione e il nostro ordinamento sono molto legati alle origini, ma questo non significa non stare al passo con i tempi. Il nostro Comando generale riesce a fornirci dotazioni all’avanguardia sia per l’attività investigativa, sia per il controllo del territorio. Sono stati effettuati molti investimenti tecnologici». «Il regolamento interno dell’Arma è aggiornato – ha aggiunto il comandante –, ma fonda su pilastri invariati nel tempo, perché noi siamo gelosi delle nostre tradizioni. È altrettanto giusto guardare avanti avendo visioni strategiche a lungo respiro. E questo calendario rispecchia proprio questo viaggio continuo».

Il calendario ha raggiunto una tiratura di 1 milione 300 mila copie, ed è ambitissimo tra i collezionisti e gli appassionati. Presentata ieri anche l’agenda dell’Arma 2017, con lnserto dedicato alla «Musica nell’Arma» con un viaggio tra i complessi musicali, dalla banda, alle fanfare.

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