Dalla Lombardia e dall’Emilia, volontari da tutta Italia a Premariacco: «Cosi coordiniamo le ricerche per Cristian»

Ci sono anche le squadre locali che non hanno mai abbandonato le speranze di ritrovare il 25enne disperso nel Natisone lo scorso 31 maggio

Viviana Zamarian
L’isolotto di ghiaia conosciuto come Premariacco Beach
L’isolotto di ghiaia conosciuto come Premariacco Beach

PREMARIACCO. «Erano là, i ragazzi erano là». Il braccio è puntato verso l’isolotto di ghiaia, lo sguardo dal ponte Romano si concentra sul Natisone. «Quel giorno l’acqua faceva paura». Berengario ha 78 anni, abita in zona.

Il fiume, lui, lo conosce da sempre «è sa essere molto pericoloso. Purtroppo anche in passato si è portato via altre vite». Si è fermato con un amico qui, domenica mattina. Osserva e scuote la testa. Pensa a quei giovani, a Bianca, Patrizia, a Cristian che ancora non si trova.

In questa terza domenica di ricerche. Una domenica dove il sole fa capolino spesso tra le nuvole. Nessuno però ci è andato in quella spiaggia di ghiaia che tutti chiamano Premariacco Beach.

Sono trascorsi 17 giorni da quel venerdì pomeriggio di fine maggio quando la piena del Natisone ha trascinato via la ventenne Patriza Cormos e Bianca Doros, 23 anni, ritrovate due giorni dopo nel tratto compreso tra il ponte Romano e quello di Leproso, e il 25enne Cristian Casian Molnar. E i soccorritori non si arrendono. Continuano a scandagliare ogni anfratto del Natisone.

Al campo base di via Mercato Vecchio i tecnici del Soccorso alpino arrivati dalla Lombardia, con i loro cani Rod, Zoe e Blitz, tre pastori belga addestrati nelle ricerche di persone scomparse in superficie, sotto le macerie o valanghe, avevano appena fatto rientro dalla loro ricognizione.

Sono arrivati sabato e hanno iniziato, poco dopo le 7, come ci racconta Andrea Zanoli, giungendo fino a Visco, comune lambito dal torrente Torre in cui si immette il Natisone. A piedi, con i cani, si perlustrano le sponde e si monitora il corso d’acqua. Oggi faranno rientro, quindi direzione Padova.

Tragedia del Natisone: da Orsaria a Manzano, le ricerche di Cristian si spostano verso valle
Nelle ricerche sono impegnati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco e la Protezione civile

Si definiscono le zone in cui intervenire, ci si confronta tra soccorritori, poi si parte senza esitare. Alle 12 decolla l’elicottero della Protezione civile per un’altra ricognizione dall’alto.

A Premariacco arrivano anche delle ulteriori unità cinofile da Bologna. C’è solo il tempo di un pasto nel tendone allestito al campo sportivo della frazione di Paderno. «Grazie alle persone che hanno accolto l’invito di portare un dolce apprezzato da tutti. Si continua» riferisce il primo cittadino di Premariacco Michele De Sabata. I cittadini si organizzano, preparano i dolci e poi li portano ai soccorritori. «Sono orgoglioso dei miei concittadini» aggiunge.

Le telefonate di aiuto e i tre giovani travolti dalla piena del Natisone: i carabinieri convocano gli operatori del 112
Le ricerche nel Natisone vanno avanti si cerca ancora Cristian Molnar

E si continua, sì. In campo ci sono quindici vigili del fuoco in venticinque della Protezione civile con due carabinieri cinofili. Le ricerche in questi giorni sono proseguite anche nelle zone di San Giovanni al Natisone e Manzano. Gran parte della forra, come aveva ribadito il sindaco, è stata ispezionata e adesso si lavora nella zona dove non ci sono rocce. Il territorio da perlustrare è davvero molto vasto ma questo non li fa demordere.

Torniamo sul ponte Romano. Incrociamo una giovane coppia di turisti ungheresi, in vacanza a Lignano, che ammirano dall’alto le acque cristalline del Natisone ignari della tragedia. C’è ancora chi si ferma qui, persone del posto, e rivolge lo sguardo a quell’isolotto di ghiaia, sempre deserto a ora di pranzo, anche se il sole finalmente è uscito. «Speriamo riescano a trovarlo» dicono scrutando il corso del fiume.

Dramma del Natisone: quanti operatori del 112 parlarono con Patrizia? Verifiche in corso da parte della Procura
"Forza soccorritori, che oggi sia l'ultimo giorno di ricerca per ridare Cristian ai suoi familiari". E' l'incitamento espresso stamani dal sindaco di Premariacco (Udine), Michele De Sabata, alla ripresa delle ricerche, per il quinto giorno consecutivo, di Cristian Casian Molnar, di 25 anni, travolto dalla piena del fiume Natisone, 04 giugno 2024. NPK Frame da video Vigili del Fuoco +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

Sulla ringhiera del ponte ci sono ancora i fiori e i lumini che tanti cittadini hanno lasciato. Per ricordare Bianca, Patrizia (sul cui cellulare saranno eseguite delle verifiche per le quali le famiglie Doros e Molnar nomineranno un consulente tecnico) e Cristian. La comunità di Premariacco resta in attesa, unita. E si stringe attorno ai soccorritori. Scrutando il “suo” fiume. E con una speranza, la sola: «Trovare Cristian».

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