Dalla Sicilia in Friuli per due ore di lezione
CERVIGNANO. Esce la nuova graduatoria per un posto da insegnante tecnico pratico, accetta l’incarico, prende servizio ma poi non si presenta a lezione. Ogni sabato arriva a scuola un certificato medico che giustifica l’assenza. Da tre mesi gli alunni di una classe dell’Iti Malignani di San Giorgio di Nogaro non sono in condizione di svolgere le esercitazioni di laboratorio in quanto manca l’insegnate. Il docente, un ragazzo di 22 anni, siciliano, residente in provincia di Siracusa, ha preso servizio nella sede sangiorgina dell’Isis il 22 dicembre scorso ma, in tre mesi, a scuola non si è mai visto.
Inevitabili le lamentale di alcuni genitori. Fino allo scorso anno Giuseppina Attianese, 28 anni, precaria, residente in provincia di Salerno, tutti i lunedì prendeva il treno da Castel San Giorgio (Salerno) e scendeva alla stazione di San Giorgio di Nogaro per fare due ore di informatica. Attianese aveva una nomina provvisoria valida fino alla pubblicazione delle graduatorie definitive di istituto di terza fascia. Quando questa graduatoria è uscita, lo scorso 10 dicembre, Attianese è stata scavalcata da altri colleghi, regolarmente interpellati per ricoprire l’incarico al suo posto.
Una sola persona ha accettato. Il docente è stato assunto per due ore di lezione alla settimana, ogni sabato, nella sede di San Giorgio, con contratto a tempo determinato (scadenza il 30 giugno 2013). Da quel giorno, pare siano stati spediti, con regolarità assoluta, una serie di certificati medici che giustificano le reiterate assenze. Intanto, come fatto notare anche dai genitori, i ragazzi non hanno potuto svolgere quelle prove pratiche e quelle esperienze laboratoriali cui l’insegnate sarebbe stato preposto. Il preside dell’Isis di Cervignano, Aldo Durì, non senza imbarazzo, spiega che «la scuola si è trovata, come accade spesso in queste situazioni, in uno stato di impotenza assoluta».
L’invio di visite fiscali pare si sia rivelato inutile considerata la brevità delle malattie o dei ricoveri ospedalieri attestati. «Si trattava spesso di day hospital – dice il dirigente scolastico – che non richiedono l’invio di visite fiscali. La brevità della malattia ha reso spesso inutile l’invio di accertamenti. A metà febbraio ho mandato una raccomandata per comprovare il prolungamento della malattia. Ho chiesto di giustificare l’assenza nei periodi intermedi minacciando di considerarle assenze ingiustificate. Mi è stato risposto che si trattava di una serie ripetuta di ricoveri o malattie di durata limitata.
Ho poi segnalato il fatto a chi di dovere. Se questa interpretazione dovesse essere corretta la persona dovrebbe decadere dal servizio ma non compete a me questo provvedimento». Durì assicura di aver fatto il possibile. «Dopo Attianese, che si era distinta per diligenza e spirito di sacrificio, è subentrato un ragazzo che invece pare non abbia lo stesso attaccamento al posto di lavoro. Non so più cosa rispondere ai genitori. C’è comunque un docente di teoria ma è vero che il percorso di studi è penalizzato. Di fronte alle contestazioni allargo le braccia. Mi scuso con le famiglie, il problema è molto intricato dal punto di vista giuridico».
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