Dalla stazione in centro tutti a piedi sotto il tunnel - FOTO

UDINE. Mentre la Regione ha da poco deliberato il rinvio del termine per la conclusione dell’istruttoria sui progetti delle singole amministrazioni in materia di Pisus (progetti integrati di sviluppo urbano sostenibile), spostandolo proprio alla fine di questa settimana, a Udine spunta un altro progetto inedito (ma già valutato “con interesse” dal parte del Comune) in materia di collegamento pedonale fra la stazione ferroviaria di Udine e il centro di Udine. Un collegamento spesso “a ostacoli”, come sanno i viaggiatori e soprattutto i pendolari che spesso per attraversare dal piazzale della stazione e raggiungere via Roma o via Leopardi sono costretti a gimcane, tra auto e attraversamenti non protetti.
Questa nuova proposta non porta una firma qualsiasi, ma quella ben titolata della commissione Territorio, edilizia e mobilità dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Udine, con professionisti Antonio Montineri, Roberto Gentilli, Gianmario Simonin e Pierpaolo Zeni.
L’idea, supportata anche da calcoli di statica, schizzi, progetti e cartine in scala, non fa altro che sfruttare il tunnel di passaggio sotterraneo più a Est, quello che da sotto la stazione delle corriere oltrepassa viale Europa Unita, finisce sotto la dorsale dei binari e porta i pedoni fino in via Cernaia a pochi passi anche dal grande parcheggio di via del Vascello.
«Con pochi passaggi - spiega l’ingegner Roberto Gentilli -, come abbiamo anche spiegato all’assessore Santoro e all’assessore Pizza - si riuscirebbe ad “allungare” il passaggio sotterraneo già esistente sfruttando comunque parte dei parcheggi sotterranei presenti sotto il piazzale dell’autostazione. Da qui, con un percorso a “L” si arriverebbe esattamente all’altezza del supermercato Prix, con un sistema di scale e di ascensori».
Da qui poi si potrebbe studiare un ulteriore passaggio “protetto”, con pensiline e un piccolo ponticello, per aggirare il dedalo di edificio e arrivare direttamente in via Roma, grazie a un passaggio perpendicolare.
A giudizio degli ingegneri che hanno sottoposto il progetto al Comune, tale soluzione da un lato consentirebbe di sfruttare appieno questo sottopassaggio sempre poco usato, malgrado il collegamento diretto intero-esterno della stazione. Dal’altra, tale progetto, permetterebbe anche il recupero di un’ampia parte del tunnel attualmente non utilizzata. Da tempo infatti molti degli spazi commerciali sottostanti e collocati vicino a quello che potrebbe essere il prolungamento a nord del tunnel sono ormai fermi.
«Fra ingressi e uscite - spiegano gli ingegneri - ogni giorno nella stazione di Udine passano circa 10mila persone. Molte moltissime delle quali hanno la necessità di arrivare dal centro città o di dirigersi in centro città. Questo passaggio diretto dai binari alla città risolvere molti problemi, soprattutto in una città piovosa come Udine».
Unico problema potrebbe essere il collegamento alle biglietterie della Stazione Ferroviaria attualmente poste sul lato ovest dell’edificio centrale. «Ma si tratta di una costruzione simmetrica - precisa l’ingegner Gentilli -. Volendo, quindi, non dovrebbe essere così difficile spostare i servizi principali più vicini al sottopasso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto