Dall’Australia a Udine per partecipare all’Adunata, la storia di Francesco: «Adoro lo spirito degli alpini»

Francesco Pressaco, 45 anni, originario di Rivignano, arrivato dall’Australia per il raduno delle penne nere

Il 45enne Francesco Pressacco con la bandiera dell’Australia
Il 45enne Francesco Pressacco con la bandiera dell’Australia

È sbarcato all’aeroporto di Ronchi dei Legionari giovedì notte, e la mattina dopo era già nel centro di Udine per assaporare l’atmosfera dell’Adunata. Lui è Francesco Pressaco, 45 anni, originario di Rivignano, arrivato dall’Australia per il raduno delle penne nere.

Cosa si è portato dietro dall’Australia?

«Il cappello alpino e la bandiera australiana».

È tornato in Italia appositamente per l’Adunata?

«Ho fatto combaciare le date per godermi il raduno alpino. Ormai vivo da 23 anni in Australia, Paese in cui mi sono laureato e ho preso un master. Sono cittadino australiano e oggi vivo con mia moglie, che è di Udine, ad Adelaide».

Per lei è la prima volta a un’Adunata?

«Da adulto sì, e ho voluto esserci perché quando ero ragazzo, studente delle superiori, ricordo molto bene l’Adunata del 1996 e quanto quell’evento significò per la città. Per questo ho scelto questo periodo dell’anno per tornare in Friuli».

la storia
Il disegno della penna nera incisa sui monti del Sudafrica con la scritta: «Mandi fantat»
Romano Nicoli con la moglie Maria Teresa presenti all’Adunata

Dove ha fatto l’alpino?

«A Cividale del Friuli, nell’Ottavo reggimento alpini».

Ha un bel ricordo?

«Certamente, mi fermai due mesi in più come volontario, dodici anziché dieci. Ricordo molto bene le tante esperienze fatte, a cominciare dalle trasferte in Lituania, Sicilia e nelle Marche. Ho vissuto molto bene quei momenti».

Quindi è a favore del ritorno della leva in Italia?

«Non vivendo più qui mi sento in difficoltà a esprimermi. Diciamo che per me è stata una bella esperienza, quindi dal mio punto di vista la consiglierei».

Parteciperà alla sfilata?

«Si, sto cercando di coordinarmi con un altro ragazzo di Sidney presente a Udine. Sfilerò con le sezioni estere, quindi sarò tra i primi a partire».

Che impressione ha avuto della città?

«Così piena di gente non l’ho mai vista. È davvero molto bella e l’atmosfera che si respira è unica: di gioia e di festa. Peccato solo per la pioggia».

Cosa l’ha colpita di più?

«Lo spirito degli alpini. Le faccio un esempio banale. Venerdì con la famiglia sono entrato in un’area di ristoro ed era tutto pieno. Appena hanno visto che arrivavamo dall’Australia, ci hanno fatto subito posto. Fa davvero piacere assistere a tanta solidarietà».

Visiterà anche altri luoghi della regione?

«Sono stato a Cividale, dove torno sempre volentieri avendo fatto il militare lì. Mi sono spinto fino alle Valli del Natisone e la cosa bella è stata che le auto in transito, vedendomi con il cappello alpino e con la bandiera dell’Australia sulle spalle, mi suonavano per salutarmi. Nei prossimi giorni andrò a Rivignano».

Di Udine cosa le piace?

«Il coinvolgimento delle persone. La città è bardata a festa e si presenta in maniera molto accogliente. È emozionante vederla così».

Cosa porterà in Australia di questa Adunata numero 94?

«Innanzitutto la spilletta dell’evento. Poi il ricordo di un’Adunata che è storica per la città e per il Friuli. Davanti a tutto i cori dei veci alpini: da brividi».

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