Dall’Imu alla Tasi: ecco le regole e le scadenze
UDINE. Poco importa se la maggior parte dei Comuni non ha ancora approvato le aliquote Tasi e Imu 2015, per i cittadini l’appuntamento con il pagamento delle tasse sulla casa resta confermato. E così, come ogni anno, il prossimo 16 giugno scadrà il termine ultimo per il versamento dell’acconto Tasi e Imu.
Il fatto che le amministrazioni, alle prese con l’introduzione del sistema contabile unico, quello che ha consentito di posticipare l’approvazione dei bilanci preventivi al 30 luglio, non abbiano ancora deciso se aumentare o diminuire le imposte e tasse, non esenta dal pagamento perché per il conteggio dell’acconto vanno prese a riferimento le aliquote 2014. Questo succede nella stragrande maggioranza dei comuni delle province di Udine, Pordenone e Gorizia.
La tassa sui servizi indivisibili (Tasi) e l’imposta municipale sugli immobili (Imu) si calcolano sulla base delle rendite catastali. Tasi e Imu fanno parte di quella che il legislatore ha chiamato Imposta unica sulla casa (Iuc). La Tasi finanzia le manutenzioni stradali o l’illuminazione pubblicae si applica solo per la prima casa, per una pertinenza per tipologia, vale a dire garage e cantine, e per i fabbricati rurali a uso strumentale dell’agricoltura. L’Imu invece va pagata per le seconde case e sulle seconde pertinenza sempre per tipologia.
Dal conteggio vanno detratte le eventuali detrazioni che variano da comune a comune. Non tutte le amministrazioni comunali, però, hanno optato per le detrazioni e quindi il contribuente si può trovare o di fronte a un’aliquota unica o ad aliquote diversificate per limiti di rendita catastale.
Tasi
Come l’abitazione principale, sono soggette al pagamento della Tasi anche gli immobili posseduti a titolo di usufrutto da anziani o disabili accolti nelle case di riposo o in strutture specializzate purché non risultino affittati. Lo stesso vale per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, e per la casa coniugale assegnata al coniuge dopo la separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Ma non è ancora tutto perché la Tasi va versata anche per le case possedute, e non concesse in locazione, dal personale delle Forze armate, di polizia, dai vigili del fuoco e dal personale prefettizio, per i quali vengono meno le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica. Le aliquote oscillano dallo zero virgola al 2,5 per mille. Lo scorso anno, come si può riscontrare dalla tabella qui a fianco, diversi comuni hanno deciso di non applicare la Tasi e quindi di esentare i cittadini dal pagamento.
Imu
Oltre alle seconde case, sono assoggettate a Imu pure i terreni agricoli e fabbricabili, i capannoni industriali e tutto quello che non è riconducibile all’abitazione principale.
Le aliquote sono disponibili sul sito del Ministero delle Finanze o sui siti internet dei singoli Comuni dove vengono indicate anche le istruzioni per effettuare il pagamento. I versamenti vanno effettuati utilizzando esclusivamente il modello F24 in banca o in posta. Il consiglio resta quello di consultare i siti o i consulenti prima di effettuare il conteggio perché soprattutto i comuni più piccoli possono deliberare le nuove aliquote nel giro di poco tempo. Va anche detto però che trattandosi di un acconto, nel caso di errori, è possibile conguagliare gli importi a dicembre quando scadranno i tempi per il pagamento del saldo.
Inutile ricordare che se, rispetto allo scorso anno, la situazione patrimoniale ha subìto modifiche, i contribuenti devono rifare le verifiche catastali per entrare in possesso delle nuove rendite. Per entrambe le tasse (Tasi e Imu) non mancano le esenzioni, ma anche in questo caso la situazione cambia da comune a comune. Alcune amministrazioni, infatti, hanno deciso di andare incontro alle famiglie meno abbienti esentandole dal versamento e aumentando di mezzo punto l’aliquota per chi ha un reddito che supera la soglia di povertà.
Nel capoluogo friulano, tanto per citare un esempio, sono esentati dal pagamento i contribuenti con un reddito Isee minore o uguale a 8 mila 238 euro. Per beneficiare dell’esenzione è sufficiente che il proprietario dell’immobile presenti o abbia presentato l’Isee a un Caf valido al 31 dicembre dello scorso anno.
In moltissimi casi, per facilitare la vita ai contribuenti, i Comuni hanno inviato a domicilio i modelli F24 precompilati, in quel caso basterà consegnarli agli sportelli bancari o postali. Udine è tra i Comuni che ha deciso di andare incontro ai cittadini e ha già indirizzato le buste a tutti i proprietari della prima casa. Nei giorni scorsi, da palazzo D’Aronco, sono partite oltre 40 mila buste (tanti i contribuenti nel capoluogo friulano) contenenti il modello F24 precompilato. In assenza di questo servizio, i cittadini possono rivolgersi ai Centri di assistenza fiscale (Caf), ai commercialisti o ai ragionieri di fiducia.
Stiamo parlano di un gettito di decine di milioni di euro. Basti pensare che le stime effettuate lo scorso anno dalla Cgia di Mestre, applicando l’aliquota minima dell’1 per mille, in Friuli Venezia Giulia davano come risultato complessivo 56 milioni di euro: 22 a Udine, 14 Pordenone, 6 Gorizia e 14 Trieste.
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