Dall’Ue 300 milioni ad Autovie Venete, ma aumenteranno i pedaggi

Mercoledì il via libera del Cipe al maxi-finanziamento. La società Fvg autorizzata al rincaro dell’1,5%
Traffico sull'autostrada A14 direzione mare nel tratto urbano di Bologna in una foto di archivio. ANSA / MICHELE NUCCI
Traffico sull'autostrada A14 direzione mare nel tratto urbano di Bologna in una foto di archivio. ANSA / MICHELE NUCCI

TRIESTE. «È colpa dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Rio, perché Matteo Renzi è dovuto andare in Brasile».

Scherza Maurizio Castagna, presidente e ad di Autovie Venete, e il suo buon umore indica che la mete è vicina. Il traguardo è quello dell’approvazione da parte del Cipe – Comitato interministeriale per la programmazione economica che dipende dalla struttura del premier – del Piano economico-finanziario della terza corsia, Piano rivisto e corretto un’infinità di volte, bloccato a Roma da due anni.

Se non ci saranno imprevisti la data da segnare sul calendario è quella di mercoledì 10 agosto, quando si riunirà il Cipe che dovrebbe darà l’ok al Piano di Autovie, Piano limato da 500 milioni.

Non è un passaggio banale, perché una volta approvato il documento economico-finanziario Autovie potrà accedere al piano di Jean Claude Juncker, presidente della Commissione Ue, che, lanciato nel 2015, deve mobilitare 315 miliardi in tre anni per le infrastrutture europee.

E in quella montagna di finanziamenti c’è spazio anche per la terza corsia. Serve però l’approvazione del Piano economico-finanziario dell’opera, approvazione necessaria per accedere a 300 milioni da ottenere dalla Bei – Banca europea degli investimenti.

E quei 300 milioni Autovie vuole investirli nel primo tralcio del secondo lotto della terza corsia, cioè 8,5 chilometri che precedono il ponte sul Tagliamento a Portogruaro (parte iniziale del terzo lotto di cui ieri è stato firmato il contratto). I passaggi e i numeri vengono da Castagna.

«Il prossimo passo è mettere a gara il primo stralcio del secondo lotto, che stiamo progettando in casa. L’opera costa 150 milioni – spiega Castagna – ma noi chiederemo un finanziamento di 300 milioni, perché ci sono anche opere connesse da realizzare. E poi riteniamo di poter bandire entro fine anno la gara per quello primo stralcio».

Una gara cui parteciperà anche Rizzani de Eccher, che con Pizzarotti&Co si è aggiudicata i lavori del terzo lotto, da Portogruaro a Gonars.

«È stata una trattativa vera e faticosa – ha detto ieri Marco de Eccher firmando il contratto –, ma parteciperemo anche alle prossime gare. E non solo per partecipare ma per vincere», ha detto con un sorriso de Eccher.

L’ok al Piano economico-finanziario è fondamentale anche per i pedaggi autostradali, congelati da inizio anno sulla rete di Autovie. Senza il via libera al Piano non potrà partire il rincaro dei ticket, che la concessionaria ha stabilito nell’1,5 per cento. Tradotto in euro, significa entrate per circa 2,5 milioni l’anno, poco più di 200 mila euro al mese.

«Ma la terza corsia – ha voluto specificare la presidente Fvg Debora Serracchiani – non si regge sui pedaggi, ma sul finanziamento pubblico del Governo, sull’intervento di Cassa depositi e prestiti e sulla bancabilità dell’opera».(a.bu.)

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