Daspo all'allenatore che ha dato del "terrone" all'arbitro, i genitori dei piccoli calciatori: «Ridateci il mister»

Fontanafredda, in una lettera aperta difendono il tecnico dei ragazzi che per un anno dovrà stare lontano dalle manifestazioni sportive. Uno striscione esposto allo stadio. «La punizione è esagerata»

FONTANAFREDDA. «Rivogliamo il nostro mister Flavio». Lo striscione appeso allo stadio, domenica scorsa, 17 novembre, nel torneo Esperia è firmato dagli esordienti 2007 dell’Asd Fontanafredda Calcio: tutti schierati in difesa dell’allenatore Flavio Giust.

Dà del "terrone" all'arbitro: Daspo di un anno ad un allenatore

«L’allenatore è stato sospeso per un anno dal Daspo della questura – hanno scritto in una lettera aperta i genitori che si dichiarono “innocentisti” –. Lo striscione sarà esposto anche nelle prossime partite».

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Contro il Daspo, l’allenatore ha pronto il ricorso al Tar: la “punizione” è scattata dopo la segnalazione nel dopo partita con gli esordienti della Sacilese 2007, quando alcuni genitori di Sacile hanno udito sibilare dalla panchina: “Arbitro terrone».

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Dopo la valanga di polemiche e di tormenti sportivi, il gruppo di Fontanafredda ci mette la firma, sull’innocenza del loro mister.

«Mister Flavio è un allenatore assolutamente corretto nei confronti dei ragazzi – giurano i genitori nella lettera aperta –. Ha sempre insegnato il rispetto per gli altri. Lo reputiamo un ottimo educatore e un’affidabile guida. È sempre disponibile al dialogo, con i ragazzi e famiglie”.

La prova è anche nei progetti a bordo campo. «Una delle ultime iniziative del mister – ricordano i genitori – è stata quella di affrontare con i ragazzi il pericolo legato all’utilizzo dei cellulari, dei social network e videogiochi, impartendo delle regole da rispettare anche a casa».

Tanti ragazzi sono stati allenati da lui in questi quattro anni. «Nessun genitore si è mai lamentato del suo comportamento nei confronti dei figli – mettono in chiaro i genitori –. È difficile comprendere un provvedimento che riteniamo assolutamente ingiusto. I ragazzi gli vogliono un gran bene e anche noi genitori siamo contenti del nostro mister e della società Fontanafredda, che riteniamo seria e di sani principi».

Lo sport è una palestra di valori civici. «I nostri ragazzi si formano con i valori trasmessi: il rispetto verso gli altri, fair-play, rendimento scolastico, comportamento a casa e il rispetto delle regole – concludono –. Tutti i genitori dei ragazzi del Fontanafredda presenti alla partita contro la Sacilese 2007 non hanno sentito da parte dell’allenatore Giust nessun insulto o affermazioni maleducate nei confronti dell’arbitro e di ragazzi». –

 

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