Decoro, spuntano cartelli contro i cani e i padroni maleducati

C’è chi li adotta in canile e chi invece manifesta sempre più intolleranza. Non tanto verso i cani, quanto verso i padroni maleducati.
Pordenone si conferma città amica degli animali, un po’ meno di chi dovrebbe accudire gli animali a quattro zampe. In questi giorni stanno comparendo cartelli in giro per la città alquanto evocativi e perfino adesivi per indicare che ci sono troppi cani. L’insofferenza nasce dall’aumento di deiezioni canine abbandonate su strade e marciapiedi e dalla conseguente sporcizia che si crea e che suscita insofferenza nelle persone.
Un tema, quello dei proprietari maleducati dei cani, più volte denunciato dai commercianti, ma anche dall’amministrazione comunale, soprattutto dopo la grande pulizia del centro fatta nel 2016.
L’intolleranza, tuttavia, non si manifesta contro i cani, rispetto ai quali resta alta la sensibilità dei pordenonesi. Prova ne è il fatto che nel 2005 è stato avviato un progetto sperimentale, proseguito negli anni successivi, per l’adozione di cani ospitati dal canile convenzionato con il Comune, con un conseguente risparmio economico per la comunità e, nel contempo, l’inserimento degli animali nelle famiglie.
Il progetto ha avuto un ottimo riscontro: dal 2005 ad oggi sono stati adottati oltre 150 cani. Se nel 2005 erano ricoverati in canile oltre 80 cani, con conseguente onere di mantenimento a carico del Comune di Pordenone, oggi i cani in capo all’amministrazione del capoluogo sono solo una ventina.
La giunta Ciriani ha prorogato il progetto anche per l’anno appena iniziato. Chi si reca in canile per adottare un cane riceve un contributo di 250 euro, suddiviso in due rate. Il contributo viene concesso solo a coloro che adottano un cane ricoverato in canile da almeno 3 mesi e viene diviso in due rate per verificare la permanenza dell’animale nella famiglia adottiva. Il contributo è una piccola somma rispetto alle spese per il mantenimento dell’animale, ma sicuramente è un incentivo affinché le famiglie si rivolgano prioritariamente al canile. —
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