Degrado al Cormôr Della Rossa attacca «Colpa del comitato»

Continua il botta e risposta tra il vicepresidente del consiglio e alcuni cittadini «I privati avrebbero fatto rotonda e ciclopedonale: loro non hanno voluto»

«Il no alla rotonda davanti all’ex concessionaria Alfa Romeo si identifica in due persone. Ed è sempre per colpa loro se non si sia potuta ripristinare la ciclopedonale viale Venezia-Panorama-Cormôr Basso. Ecco perchè per arrivare al parco Cormôr Sud occorra percorrere la trafficata via Birago».

Il vicepresidente del consiglio comunale Franco Della Rossa non accetta la tesi del comitato del Cormôr secondo cui «il degrado della zona dell’ex concessionaria va imputato ai proprietari, privati, e non alla nostra contrarietà alla rotonda».

«Non serve che mi facciano notare che si tratta di aree private perché proprio dagli stessi privati e non con i soldi dei cittadini si sarebbero potute realizzare le opere previste – spiega Franco Della Rossa –: hanno detto no a una rotonda che poteva regolare e rallentare il traffico tra il ponte e il campo di calcio, l’area verde e la chiesa. Tutti possono notare come le rotatorie snelliscano la circolazione dei veicoli – prosegue – e in questo caso il comitato ha addirittura affermato che si sarebbe intensificato».

Altro motivo di discussione sono, poi, le firme raccolte dallo stesso gruppo di cittadini: «Dicono appartengano soltanto agli abitanti del quartiere e delle zone limitrofe – prosegue il vicepresidente del consiglio –, ma tra le righe compare il nome di una signora ricoverata in una casa di riposo a oltre 20 chilometri, altre persone di San Daniele, San Giorgio della Richinvelda, Arzene, Cividale e altri. E non serve – sottolinea ancora – che mi suggeriscano di spendere le mie energie altrove, visto che è per merito anche mio se è stato ottenuto e finanziato il marciapiede di via Marzuttini, la sistemazione dell’incrocio con via Cormor alto, senza contare i continui contatti con Amga-Hera per il potenziamento del metano degli oltre 30 appartamenti in Borgo Aventino, che riporta il nome dell’antica osteria la cui chiusura ha rappresentato per il quartiere un grande dispiacere, ma mi occupo anche di risolvere il nuovo capolinea dell’autobus per i controviali di viale Venezia, e sistemare le vie Grazzano e Poscolle».

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