Degrado e prostituzione, torna l’allarme a Udine
UDINE. Aumentano i furti e i vandalismi, tanto che in ogni condominio i residenti si sono organizzati e a turno si prestano a fare le “piccole vedette udinesi” per difendersi dai ladri. Ma i volontari da soli non bastano. Perché sulle strade di Borgo stazione sono tornate anche le prostitute.
E sulle strade fioccano «le segnalazioni di degrado e sporcizia con l’area dell’ex hotel Europa trasformata in una latrina a cielo aperto». Per questo motivo il Coordinamento civico ha consegnato al sindaco una sorta di “cahier de doleances” che raccoglie tutte le problematiche vecchie e nuove con le quali si trovano a dover fare i conti «i pochi residenti autoctoni rimasti».
Già, perché secondo i rappresentanti del Coordinamento «Borgo stazione in questi ultimi non è stato un esempio di integrazione bensì di invasione». E il motivo è semplice: «Non c’era una comunità forte e compatta ad accogliere un ragionevole numero di immigrati e oggi gli autoctoni si stanno ritirando e si ritrovano così in minoranza».
La conseguenza è che «sono venute meno le più elementari esigenze di ordinata e civile convivenza e il quartiere che dovrebbe essere il biglietto da visita della città si è trasformato in un ghetto».
L’ultima emergenza, esacerbata dalla crisi, è legata al mancato pagamento delle spese condominiali. Alcuni immobili sono già finiti all’asta per morosità, ma in quasi tutti i palazzi ci sono famiglie in difficoltà e chi ha sempre pagato le spese deve sobbarcarsi un extra per evitare che la situazione precipiti anche perché i tempi per arrivare alla vendita all’asta di un immobile non sono immediati e in ogni caso se l’immobile è oggetto di mutuo al condominio resta ben poco.
«Nella categoria dei cosiddetti “nuovi poveri” - dice la presidente del sodalizio, Francesca De Marco - rientrano senz’altro le persone che non ce la fanno a pagare anche le spese condominiali altrui. Una situazione sempre più diffusa che sta mettendo in ginocchio molte famiglie, già colpite dalla crisi, a causa soprattutto dei tanti stranieri che non rispettano i pagamenti».
Il Coordinamento ha chiesto al Comune di intervenire con un fondo ad hoc o «quanto meno di pensare a uno “sconto” sull’Imu riconoscendo le reali condizioni di declassamento dell’area fino a un effettivo e quanto mai auspicato recupero della qualità della vita».
In cima alla lista delle richieste c’è però quella di istituire un presidio fisso di forza pubblica. «Intervenire soltanto in seguito alle nostre segnalazioni o dopo che è stato commesso un reato non è sufficiente - dice la De Marco - bisogna fare prevenzione e la cosa migliore sarebbe quella di garantire una presenza costante di uomini in divisa che siamo pronti ad affiancare con i nostri volontari».
Il sindaco Furio Honsell, che ha ricevuto la delegazione del Coordinamento a Palazzo D’Aronco ha assicurato che analizzerà le problematiche sulla sicurezza con le forze dell’ordine: «Ne parlerò con il questore e quando nomineremo il nuovo comandante della polizia municipale gli daremo precise indicazioni per intervenire con l’obiettivo di aumentare ulteriormente i controlli. Per quanto riguarda il mancato pagamento delle spese condominiali è un problema legato alla crisi che interessa tutta la città. Abbiamo già cercato di intervenire con chi è in difficoltà con il pagamento dell’affitto ma potremo studiare anche nuove formule di aiuto».
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