Delitto di Palmanova, i genitori di Nadia: "Ti mandiamo un bacio sei stata il nostro fiore"

La famiglia Orlando ha scritto una lettera al Messaggero Veneto per ricordare la figlia, strangolata dal suo ragazzo, Francesco Mazzega. 

DIGNANO. Straziati dal dolore. Feriti da una perdita immensa che mai nessuno e niente riusciranno a colmare. Uno strappo troppo feroce che ha fatto sanguinare i loro cuori.

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In questi giorni di sofferenza e disperazione la famiglia di Nadia ha mantenuto un atteggiamento di profonda compostezza, che li ha visti deliberatamente lontano da tutto il frastuono e dai flash. Giornate trascorse tra le mura di casa a ricordare e a piangere la figlia che non tornerà più. Nadia è stata uccisa, strangolata, dall’uomo che diceva di amarla. E che invece l’ha sottratta dai suoi affetti, per sempre.

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Una privazione che ha frantumato una famiglia, una comunità, che ha scosso il Friuli e non solo. Che ha commosso e indignato, fatto sorgere interrogativi che restano senza risposta.

I genitori di Nadia hanno avuto la forza di prendere carta e penna. E su un foglio di quaderno a quadrettoni hanno fatto scorrere la penna, lasciando affiorare dal profondo del cuore l’amore per quella figlia che hanno visto nascere e crescere. Che hanno fino all’ultimo tentato di difendere e per la quale fino all’ultimo si sono preoccupati.

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Hanno così deciso di affidare queste righe al Messaggero Veneto per ricordare la giovane.

«Vidulis, in questo paesino di campagna dove tutti si conoscono, gli anziani evitano di cogliere i fiori di campo perché una volta recisi non hanno lunga durata in un vaso sul tavolo di casa.

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La gioia è ammirarli dove crescono spontanei, la radice poi la prossima stagione rifiorirà anche più bella.

La nostra Nadia era una ragazza buona e per dimostrare il suo splendore nel tempo non andava toccata, quello che è successo a noi è giusto che non rimanga cosa quotidiana per un mondo di “uomini maschi” (non lo scrivo in maiuscolo e mi sento, io padre, una nullità a essere uomo) che vedono l’allegria, la cordialità, il rapporto umano con tutti indistintamente come un modo per alimentare inutili gelosie.

La vita è un regalo da confezionare e salvaguardare, da scartare piano piano con libertà reciproca e condivisione di intenti. Questo è amore, è famiglia, è vita. Ti vogliamo tutti bene Un bacio per essere stata membro di questa famiglia».

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