Demanio, la Regione si rivolge a Roma: "Dateci le caserme"

Aperta la trattativa per la cessione al Friuli di dieci immobili: dalla giunta 5,7 milioni per le strutture già in mani friulane

UDINE. La trattativa non sarà breve, e nemmeno semplice, perché coinvolge diversi ministeri e la quadratura del cerchio – anche economica vista l’entità di risorse da mettere in campo per riqualificare aree altrimenti destinate al degrado e che non possono certamente essere tutte a carico del Fvg – va trovata in sede di Commissione Paritetica prima di “girare” il testo al Governo, ma la Regione sta premendo sull’acceleratore per ottenere da Roma la cessione di dieci tra ex caserme e strutture militari.

Nel frattempo, però, su 5 strutture già nella disponibilità del Fvg la giunta ha stanziato un totale di 5,7 milioni di euro come prima tranche per il recupero di cinque immobili.

Discussione in Paritetica

Ivano Strizzolo e l’assessore Mariagrazia Santoro hanno hanno presentato in IV Commissione lo stato dell’arte della trattativa per il trasferimento di una serie di beni immobili dallo Stato alla Regione. La trattativa in fase più avanzata riguarda il passaggio dell’ex caserma Duca delle Puglie, dell’ex Direzione artiglieria e della Pineta di Barcola – comprensiva di piazzale Kennedy – dallo Stato alla Regione che, poi, trasferirà i beni al Comune di Trieste.

È in corso d’istruttoria, cioè in attesa di acquisire i pareri mancanti, poi, il passaggio dell’area dell’ex caserma Reginato in via Pracchiuso a Udine che, nelle intenzioni del Comune dovrebbe ospitare in futuro l’Asp “La Quiete”, mentre mercoledì la Paritetica sarà chiamata a pronunciarsi su un altro insieme di proprietà demaniali. Parliamo, in questo caso, dell’ex Polveriera di Usago a Travesio, della caserma Colinelli a San Lorenzo Isontino, del museo storico militare di Palmanova, del complesso delle caserme Giasbana, Vipolzano e Sovenza a San Floriano del Collio, delle opere militari “Passo Tanamea” e “Sella Carnizza” a Resia oltre a una serie di beni immobili a Menza, frazione di Cavazzo Carnico.

Progetti già finanziati

Al di là delle decisioni della Paritetica, la Regione ha già messo in campo risorse milionarie per finanziare alcuni progetti di recupero del patrimonio ex militare già nella disponibilità dei Comuni.

A Cividale, entrando nel dettaglio, è stato stanziato un fondo da 1,6 milioni di euro per la realizzazione della nuova caserma della Guardia di Finanza – in un accordo che prevede anche la cessione alla Regione di alcuni immobili da trasformare in alloggi per l’edilizia residenziale pubblica – e il recupero dell’area dell’ex caserma Zucchi.

Cividale 14 febbraio 2015. Caserma Zucchi e chiesa della caserma. © Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Cividale 14 febbraio 2015. Caserma Zucchi e chiesa della caserma. © Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

Corposo, quindi, l’intervento a Cervignano dove – tramite bando regionale, finanziato con fondi statali – è stato staccato un assegno da 3,9 milioni per un progetto che prevede la costruzione del nuovo edificio scolastico – 10 classi, 150 alunni e 7 laboratori – con l’accorpamento di due istituti secondari di secondo grado nell’ex caserma Monte Pasubio.

Bonaventura Monfalcone-04.07.2014 Caserma Pasiano-Nuovo danno sul tetto-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.07.2014 Caserma Pasiano-Nuovo danno sul tetto-Cervignano-foto di Katia Bonaventura

E se per l’ex Polveriera a Sgonico ci sono 85 mila euro a disposizione per la progettazione di un nuovo polo zootecnico, dalle Attività Produttive ne sono arrivati 200 mila per la messa in sicurezza e la valorizzazione in chiave turistica del sito che fa parte dell’ex caserma Amadio di Cormons.

Tolmezzo e Cividale

La Regione, inoltre, ha avviato le procedure per la cessione della caserma Cantore di Tolmezzo e per il via libera alla messa a disposizione della struttura anticipatamente rispetto alla conclusione dell’iter di trasferimento. Nella legge di Stabilità 2017, inoltre, sono già stati previsti 500 mila per i primi interventi da attuare, propedeutici al completo riutilizzo di palazzo Linussio. A Cividiale, infine, l’attenzione non è centrata, come spiegato, soltanto sulla Zucchi, ma pure sulla caserma Francescatto.

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