Deposita 600 lire nel 1942: il libretto ora vale 400 mila euro
Sembra un film quello che vede protagonista un 91enne di Rive D’Arcano, piccolo paese dell’Udinese. Bonifacio Savio nel 1942 depositò 596 lire e 70 centesimi su un libretto che ora, riapparso, vale 400 mila euro.
UDINE. Sembra un copione da film quello che vede protagonista un 91enne di Rive D’Arcano, piccolo paese dell’Udinese. Bonifacio Savio nel 1942 depositò 596 lire e 70 centesimi su un libretto di piccolo risparmio nominativo del Banco di Napoli.
Era una sommetta notevole all’epoca, ma il fatto fu poi oscurato dalla guerra mondiale e da allora non se ne seppe più nulla (finita la guerra l’uomo tornò al paese, ebbe famiglia, figli e nipoti). Fino a oggi, quando Claudio, nipote dell’arzillo vecchietto, ha ritrovato in un cassetto della vecchia casa di famiglia il prezioso libretto e lo ha restituito al proprietario ancora in vita.
Il vecchio Bonifacio Savio ha deciso di affidare la questione a uno studio legale per richiedere la restituzione del denaro tenendo conto della rivalutazione e degli interessi. Si è calcolato che oggi l’uomo, dopo 70 anni di giacenza in banca dei suoi risparmi, dovrebbe intascare circa 400mila euro.
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