Di Battista arriva in Friuli e suona la carica «Italiani, fateci governare»
![Alessandro Di Battista. (Ap Photo/Gregorio Borgia) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]](https://images.messaggeroveneto.it/view/acePublic/alias/contentid/b4d7ad3d-2902-4e2a-b871-9a7df155820a/0/tre-fiducie-sul-rosatellum-bagarre-in-aula-e-in-piazza.webp?f=16%3A9&w=840)
UDINE. Ha scelto di partire «per questo tour in camper insieme alla mia famiglia perché lo sentivo come un dovere nei confronti dell’Italia è del M5s, che per me è e resta una seconda pelle». E oggi Alessandro Di Battista che sta facendo campagna elettorale «da non candidato in Parlamento perché sì può e si deve fare politica anche al di fuori delle istituzioni» sarà in Fvg dove, alle 14 in piazza XX settembre a Tolmezzo, incontrerà i simpatizzanti grillini.
Onorevole, i sondaggi vi descrivono come il primo partito, ma indietro, e non di poco, sul centrodestra. Come si recupera questo gap, per quanto ipotetico?
«Non faccio previsioni dal momento che i sondaggi troppo spesso si sono rivelati non attendibili. Quel che è certo è che io, Luigi Di Maio e tutto il M5s stiamo facendo il massimo e speriamo che i cittadini ci diano la loro fiducia. Chiediamo un’opportunità: governare e provare a cambiare davvero il nostro Paese, mettendo al centro legalità ed equità. Tutti gli altri partiti questa occasione l’hanno già avuta, più volte, fallendo miseramente».
Una delle accuse che vi rivolgono spesso è quella di avere una classe dirigente non preparata per governare...
«Peccato che siano stati i cosiddetti professionisti della politica ad aver disastrato e spolpato l’Italia. Anni fa ci chiamavano inesperti, ma si sono dovuti rimangiare le parole perché nel tempo siamo cresciuti molto: abbiamo studiato e lavorato sul programma di governo con umiltà e impegno. Tra l’altro vedo che a destra e a manca gli “esperti” ci stanno scopiazzando pezzi di programma elettorale che però siamo gli unici a poter realizzare per un motivo di base: siamo liberi da conflitti di interessi e non dobbiamo rendere conto a lobby oppure gruppi di potere, ma soltanto ai cittadini italiani».
Senta, ma davvero non si è pentito di aver descritto gli italiani come un popolo di “rincoglioniti”?
«Non mi pento mai delle mie idee e comunque ribadisco e chiarisco il concetto: tanti, troppi, italiani hanno accettato l’idea del “meno peggio”, hanno lasciato correre inaccettabili angherie da parte dei potenti, sono stati narcotizzati da un sistema che li voleva distratti oppure indifferenti rispetto alla partecipazione politica. Sì, ritengo ci sia bisogno di un risveglio collettivo e di uno scatto di dignità per rivendicare diritti che ci spettano e che pezzo dopo pezzo ci sono stati scippati».
Passiamo al programma: la vostra politica sull’immigrazione sembra molto simile a quella della Lega...
«No. Noi avanziamo proposte serie, mentre la Lega procede per slogan. Questa è la vera differenza. Il Carroccio è stato al governo più volte e lì ha avallato e votato politiche che hanno favorito l’immigrazione irregolare. Fanno promesse che non rispettano perché, semplicemente, non sono diversi dagli altri».
È possibile pensare ad accordi programmatici, se non a vere e proprie alleanze, nel caso non siate autosufficienti in Parlamento?
«Se non avremo la maggioranza assoluta, e qualora il presidente Sergio Mattarella ci dovesse affidare un incarico esplorativo, andremo in Parlamento dove proporremo un programma di governo basato su punti che riteniamo essenziali per il bene del Paese: una banca pubblica di investimenti, separazione tra istituti d’affari e commerciali, un pacchetto anticorruzione durissimo che tuteli cittadini e imprenditori onesti, il reddito di cittadinanza».
In questi anni avete conquistato città importanti, ma mai nemmeno un Comune in Fvg. Come mai a Nordest non riuscite a sfondare? E qual è il vostro obiettivo, in Fvg, alle Politiche?
«Innanzitutto nel 2013, in Fvg, il M5s ha preso il 25,5% alla Camera e il 27% al Senato. Un risultato di tutto rispetto che dimostra come anche da voi l’attenzione nei nostri confronti sia molto alta. Siamo andati al governo soprattutto in realtà che i partiti hanno ridotto in macerie: Roma, Torino, Livorno, Bagheria. Nel Nordest la qualità della vita è sempre stata più alta che nel resto del Paese, ma speriamo di arrivare anche qui, presto, alla guida di un Comune, possibilmente non disastrato. Ci piacerebbe per una volta non essere costretti a percorrere una via soltanto in salita».
Il Fvg è una Regione a Statuto speciale dove l’autonomismo possiede una storia radicata. Il M5s, oggi, è favorevole o contrario alle Regioni Autonome?
«Siamo assolutamente favorevoli all’Autonomia. Quello che contestiamo è l’uso che in molti casi è stato fatto della Specialità. Vale a dire: uno strumento utilizzato non per migliorare la vita dei cittadini, ma per fare gli interessi della politica e dei suoi amici».
A proposito di elezioni, quando svolgere le Regionarie per l’individuazione del candidato presidente?
«Non sono io a occuparmi di questo aspetto. Sono certo però che le procedure saranno avviate per tempo, con le candidature online. Come sempre sarà un bell’esercizio di democrazia e partecipazione. Nel M5s i candidati li scelgono i cittadini, negli altri partiti magari vengono imposti dal segretario di partito o da qualche ras regionale».
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