Diga di Ravedis Atteso il sì ai lavori alle altre paratoie

Concluse positivamente le tre prove per verificare il funzionamento della paratoia modificata alla diga di Ravedis, adesso il Consorzio di bonifica Cellina Meduna di Pordenone aspetta il via libera dal Servizio dighe di Roma per procedere con gli stessi lavori sulle altre tre. Risale a qualche giorno fa l’ultima prova per verificare il funzionamento della enorme saracinesca.
Oggi il sistema diga-bacino in Valcellina opera al 23 per cento delle possibilità, essendo limitato per questioni di sicurezza. Le paratoie, grandi saracinesche che in questo caso regolano il flusso delle acque del Cellina verso Montereale, sono un elemento fondamentale in una diga. A Ravedis le quattro paratole sono poste in coppia ai lati dello sbarramento, sul fondo. Alcuni anni fa ci si è accorti che le grandi saracinesche si alzavano e si chiudevano sì, ma a scatti, cosa che può rappresentare un problema per il funzionamento.
Per questo motivo sono stati progettati e realizzati interventi sperimentali su una paratoia, al costo di 128 mila euro. A fine maggio si sono iniziate le verifiche tecniche, col progressivo innalzamento del lago sino alla massima quota di esercizio. I tre test effettuati hanno dato esito positivo.
«Il prossimo passaggio – afferma il presidente del Consorzio di bonifica Cellina Meduna di Pordenone Ezio Cesaratto – sarà inviare una relazione al Servizio dighe di Roma che dovrà valutare e dare il via libera ai lavori anche per le altre tre». Per quanto riguarda i tempi, Cesaratto conta di avere l’autorizzazione entro qualche settimana così da concludere la fase di progettazione entro fine anno.
«Per la realizzazione dei lavori – conclude il presidente – ci vuole un mese e mezzo». A disposizione l’ente ha un milione 500 mila euro. —
D.S.
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