Dimissioni al veleno per Gasparotto anche da Mtf: chi sono i toto-nomi del nuovo presidente Ambiente e Servizi

PORDENONE. Come in Ambiente servizi, dove tre consiglieri su quattro erano pronti a lasciare, Isaia Gasparotto gioca d’anticipo anche in Mtf, dove i due collaboratori stavano preparando l’addio. Le dimissioni del presidente, con coda polemica al veleno, sono state formalizzate sabato, 22 maggio. Le due società adesso sono nelle mani dei revisori del conto mentre i sindaci-soci si accingono ad affrontare la partita della successione in ordine sparso. Alcuni si sono riuniti l’altra sera ed hanno convenuto su un fattore politico: se prima a “dare le carte” era San Vito al Tagliamento, ora che le tensioni tra Cittadini e Pd sono manifeste non è possibile attendere le amministrative d’autunno. L’invito è quello di fare presto e per la presidenza restano in corsa i tre nomi anticipati l’altro giorno dal Messaggero Veneto.
PER APPROFONDIRE
Isaia Gasparotto, dunque, lascia anche la guida di Mtf, partecipata al 99 per cento da Ambiente Servizi e all’1 dal Comune di Lignano, società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Lignano Sabbiadoro. E lascia attaccando ancora: i sindaci di San Vito Antonio Di Bisceglie, della città turistica Luca Fanotto e il presidente degli industriali Michelangelo Agrusti.
L’ex parlamentare parla di «inaudite pressioni del sindaco di Lignano, supportato dal “duetto” Agrusti-Di Bisceglie, su membri del consiglio di amministrazione affinché si dimettano, in contrasto con gli interessi dei cittadini di Lignano e incuranti dei danni che possono arrecare alla società Mtf con dei riflessi su Ambiente Servizi».
In questo modo, sono parole di Gasparotto, «Fanotto pensa di potersi sottrarre al pagamento della fattura di 1 milione 390 mila 909,32 euro da settembre 2020 dovuta a Mtf ed ostacolare, come già fatto in ogni sede, tutte le azioni promosse dall’azienda Mtf tese a recuperare le somme indebitamente percepite dall’architetto Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia». Entrambi i contenziosi sono noti.
La conclusione dell’ormai ex presidente: «Così come si è costruito con Ambiente Servizi una delle migliori aziende italiane del settore, siamo stati impegnati in questi mesi in Mtf per trasformarla e farla diventare una eccellenza nel settore ambientale in una città balneare». Con queste premesse arrivano le dimissioni dalla presidenza e dal consiglio di amministrazione «con effetto immediato».
Intanto i sindaci si muovono in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione. Nel mondo politico non c’è una maggioranza prevalente. È probabile, dunque, che la palla passi ai sindaci-soci che potrebbero chiedere alla politica di fare un passo indietro. Va in questa direzione l’orientamento dei primi cittadini di Casarsa, Zoppola, San Martino, Valvasone Arzene e Polcenigo che si sono incontrati l’altra sera: rappresentano un quinto dei pubblici amministratori, non intendono forzare, ma proporre. Di certo chiederanno di non tergiversare, in altre parole di non attendere le elezioni comunali d’autunno.
In corsa per la presidenza, dunque, restano tutti e tre i nomi che circolano da alcuni giorni: Antonio Consorti, esponente di Forza Italia, ora presidente di Gsm spa; Maria Paola Galante, componente del cda di Atap spa, consulente del lavoro; Isidoro Gottardo, già sindaco di Sacile e parlamentare azzurro che potrebbe mettere d’accordo Sanvitese e Pordenonese.
L’assemblea dei soci sarà convocata quando saranno maturate le condizioni per una nuova governance.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto