Diprè: «Un polverone. E non ci sono reati»

«Sesso orale all’aria aperta? Sì, ma eravamo ben nascosti dagli alberi. E non ci hanno visti»

CORDENONS. Che succeda in una piccola provincia come Pordenone, piuttosto che altrove, per Andrea Diprè, 41 anni originario di Trento, laureato in giurisprudenza e critico d’arte, non fa differenza. Lui è un habitué dei colpi di scena con sesso e denaro sullo sfondo. Dopo quattro anni dall’inizio della professione è stato cancellato dall’albo degli avvocati di Trento: «Sono abituato anche a essere ostacolato – taglia corto –. Tuttavia per le mie conoscenze giuridiche ritengo che – dice in merito al video delle polemiche – se non c’è stata denuncia, non c’è il presupposto di reato poiché nessuno è stato offeso. Il luogo pubblico infatti deve essere contestato».

Sesso orale all’aria aperta e in un luogo frequentato e destinato per sua natura a passeggiate e giochi per bambini, come il parco Robinson di Cordenons, per dimostrare che il “dipreismo”, termine da lui stesso coniato, ben si sposa con la natura. «È la mia filosofia di vita – dice – che considero una religione, contro ogni condizionamento sociale: sul web mi seguono in tantissimi, tra i 12 e i 22 anni. Registro in video momenti della mia vita vissuta e non coinvolgo mai ragazze che non mi piacciono: Francesca e Kristina sono due belle ragazze, maggiorenni, che per di più vogliono fare hard».

Diprè ammette che, quando le ha incontrate per la prima volta a Cordenos, il 27 ottobre, non ha chiesto loro alcun documento di identità. «Mi hanno detto che erano maggiorenni e io mi sono fidato – spiega –: non hanno il corpo di due minorenni. Quanto al video, non era in programma: ci è venuta voglia e lo abbiamo improvvisato. Eravamo sì in un luogo pubblico, ma ben nascosti dagli alberi e abbiamo fatto attenzione a non non essere visti».

Le due panchine che hanno fatto da set al video porno sono tuttavia “protette” da grandi pini solo in parte, a poca distanza da esse si trova il viale centrale al parco, mentre tutt’intorno ci sono residenze e condomini. «Non mi risulta che ci siano state denunce – dice Diprè – e tutto il polverone che sta sollevando il video è dovuto al fatto che ci sono io».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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