Disperata e senza una casa C’è chi le offre alloggio

Una inquilina Ater ha appreso dal Messaggero Veneto la storia della quarantenne separata e ora vuole aiutarla

CORDENONS. Ha letto sul Messaggero Veneto che una quarantenne italiana, separata e con un figlio, con un lavoro precario, lanciava un appello per avere una casa. La donna si era rivolta agli assistenti sociali, ma i tempi per ottenere un alloggio Ater si sono rivelati lunghi: almeno 5 anni. ù

Così si era fatta prendere dalla disperazione e in uno sfogo su Facebook diceva di essere stanca, di sentirsi presa in giro. Si era lasciata scappare anche un «per me la vita non ha senso». Il suo sfogo non è passato inascoltato.

Una pordenonese si è offerta di darle ospitalità in un alloggio Ater, previa verifica con l’azienda della possibilità di portare a buon fine il suo proposito.

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