Divieto di uscire dal comune, ecco cosa c'è da sapere: gli spostamenti che il decreto consente e quelli non permessi

UDINE. L’ordinanza firmata domenica 22 marzo dai ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, propone un’ulteriore stretta agli spostamenti, limitando di fatto la mobilità all’interno del comune di residenza o domicilio, anche temporaneo. Il provvedimento «fa divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano», salvo che «per comprovate esigenze lavorative», di «assoluta urgenza» o per «motivi di salute». Restano alcuni dubbi: proviamo a chiarirli.
1. Nel mio comune di residenza non ci sono supermercati. Posso spostarmi?
Sì, l’approvvigionamento dei beni alimentari è considerato una necessità. E’ possibile uscire dal proprio territorio comunale e recarsi al negozio più vicino. La raccomandazione, quasi superflua, è di privilegiare i market meno frequentati e di limitare i chilometri percorsi.
2. Devo recarmi all’ospedale o in una clinica privata per una visita medica, spostandomi in un altro comune. Posso?
Sì, il caso rientra tra i motivi di salute che consentono di spostarsi anche in un comune diveso da quello di residenza.
3. Posso raggiungere i miei genitori anziani, che non hanno la badante e abitano in un altro comune?
Sì, se i familiari sono non autosufficienti. I decreti considerano questa fattispecie tra i motivi di assoluta urgenza o di salute, quindi inseriti nel novero dei casi di necessità. Se viceversa l’anziano è autosufficiente, non è possibile spostarsi: nel limbo il caso in cui la persona over 65 fosse alle prese con problemi legati a difficoltà a fare la spesa; in questa situazione è possibile spostarsi nel comune di residenza della persona da aiutare, ma il consiglio è di fornire supporto a distanza, grazie ai servizi di consegna a domicilio messi a disposizione direttamente dai supermercati e dalle farmacie oppure organizzati da associazioni ed enti come la Croce Rossa.
4. Sono appena stato dimesso dall’ospedale dopo un intervento chirurgico. Posso rientrare a casa?
Sì, il trasferimento dall’ospedale al domicilio in altro comune è consentito.
5. Sono separato e mia moglie risiede in un altro comune con i bimbi. Posso vedere i miei figli?
Fino al dpcm di domenica 22 marzo i giudici ritenevano che dovesse essere sempre garantito il diritto di visita dei figli (Tribunale di Milano, sezione IX, ordinanza 11/03/2020). L'ultimo decreto restringe le maglie degli spostamenti, ma la soluzione preferibile, alla luce di un equo bilanciamento dei diritti delle parti coinvolte, sembra essere quella di garantire comunque il diritto di visita dei figli.
6. Devo portare il cane dal veterinario, che ha lo studio in un altro comune. Posso?
No, a meno che non si tratti di un’urgenza o di una visita specialistica già programmata che non può essere sostenuta da un altro professionista. Lo spostamento, diversamente, non è consentito perché non si tratta di caso di estrema necessità.
7. Posso recuperare il mio computer dal tecnico che me l’ha riparato, ma che si trova in un’altra città?
No, a meno che il pc non sia necessario per fare lavoro in smart working. In questo caso è bene portarsi dietro nello spostamento una certificazione o un documento (magari firmato dal datore di lavoro) che lo confermi. Negli altri casi è consigliabile attendere o farselo spedire a casa.
8. Posso andare a prendere l’automobile dal meccanico che si trova fuori comune?
Sì, se la macchina serve per andare a lavorare o fare la spesa. Se non serve, è consigliabile concordare con il meccanico la possibilità di mantenere “parcheggiata” in officina la vettura fino a che non sopraggiungano necessità tali da rendere necessari spostamenti in auto.
9. Sono incinta e devo fare le visite di controllo fuori comune, mio marito può venire con me?
Sì, si tratta di motivi di salute che legittimano gli spostamenti. Autorizzata anche la presenza di un familiare-accompagnatore, perché la donna potrebbe avere necessità di essere supportata.
10. Mia mamma è autosufficiente ma non sa guidare e abita in un comune diverso dal mio. Deve recarsi a una visita medica specialistica, posso accompagnarla?
Se il familiare è autosufficiente, dovrà attrezzarsi e prendere un taxi, servizio sempre garantito. Purtroppo tutte le volte in cui ci sono alternative possibili non si rientra nei casi di assoluta urgenza.
11. Mi è scaduto il contratto e l’azienda per la quale lavoravo non me l’ha rinnovato. E non ho quindi più neppure un alloggio. Posso tornare a casa, in un altro comune?
Sì, ma bisogna essere in grado di dimostrare - carte alla mano - quanto si dichiara.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto