Dizionario di friulano a portata di smartphone grazie all’Arlef

Non solo l’inglese, il tedesco o il francese. Anche il friulano, per restare al passo con i tempi, ha il suo bravo dizionario a portata di smartphone e di tablet. Versione portatile del Gdbtf – Grant...
Non solo l’inglese, il tedesco o il francese. Anche il friulano, per restare al passo con i tempi, ha il suo bravo dizionario a portata di smartphone e di tablet. Versione portatile del Gdbtf – Grant dizionari bilengâl Talian-Furlan, pubblicato nel 2011 – si tratta di un’applicazione concepita per Android e IPhone, voluta dall’Arlef, l’Agenzia regionale per la lingua friulana, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione e affidato alla realizzazione del Claap, il Centro per la linguistica applicata, per un costo di 20mila euro.

Con un po’ di fortuna si può anche trovare una frase bell’e pronta, grazie a un dizionario che tra i suoi 62.000 lemmi italiani conta 46.500 parole e ben 15.500 locuzioni. Più difficile il percorso inverso, cioè il passaggio dall’italiano al friulano, ma l’applicazione – ha spiegato il presidente del Claap Luca Peresson – fornisce comunque un risultato anche partendo dalla marilenghe, purché la parola cercata sia tra i 63.500 lemmi friulani contenuti nel vocabolario. Presentata ieri dal presidente dell’Arlef Lorenzo Fabbro, la app è scaricabile gratuitamente negli store Android e Apple. «Se ieri si diceva che le lingue senza un codice scritto sono destinate a diventare lingue morte, oggi rischiano di morire quelle che non hanno un adeguato supporto tecnologico e digitale», dichiara Fabbro, spiegando che nei contatti al sito dell’Arlef gli accessi da smartphone e tablet hanno superato quelli da computer fisso. Gli utenti con Pc, tuttavia, da oggi possono contare su una versione aggiornata della tastiera per la scrittura in friulano, a breve disponibile, oltre che on-line, anche su Cd-rom. Se il presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale Vincenzo Martines parla di «ulteriore salto di qualità nella tutela del friulano», Fabbro sottolinea come il friulano sia la prima lingua minoritaria parlata in Italia – con le eccezioni del tedesco, del francese e dello sloveno – a dotarsi di un dizionario per smartphone. «Ci stanno lavorando anche in Trentino Alto Adige per il ladino ma stavolta siamo arrivati prima noi», rivendica il presidente dell’Arlef. La speranza è ora di rendere accessibile a tutti anche Jude, il traduttore italiano-friulano accessibile solo per il personale delle amministrazioni locali.
(r.d.t.)

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