Documentario pro Russia, centinaia i manifestanti per l’Ucraina: «Un filmato illegale in Europa»
Il gruppo si è fermato fuori dall’hotel Là Di Moret con bandiere e striscioni dove è in corso la proiezione di un filmato voluto dalla propaganda di Mosca: «Adesso si sentono legittimati dall’ascesa di Trump»

Si sono schierati fuori dall’hotel Là di Moret, a Udine, con striscioni, cartelloni e bandiere pro Ucraina. Sono in duecento e sono arrivati per manifestare per la proiezione del contestato film documentario “I bambini del Donbass”, prodotto da Russia Today, l’emittente finanziata da Mosca, in programma domenica 23 marzo, alle 16.
Il documentario è stato fortemente criticato perché porta sullo schermo la versione russa sul decennale conflitto in Donbass (tra le truppe ucraine e le milizie separatiste) e anche a Udine l’accoglienza non è stata delle migliori.
L’evento, organizzato da Insieme Liberi, prevede anche un dibattito al quale interverranno Vincenzo Lorusso, giornalista di Donbass Italia e Andrea Lucidi, reporter di guerra (entrambi in videocollegamento), Ugo Rossi, consigliere comunale di Trieste di Insieme Liberi, Stefano Salmè, consigliere comunale di Udine Liberi Elettori e Giorgio Deschi, presidente dell’Osservatorio Libero di Trieste.
La manifestazione
Sono oltre 200 i partecipanti che si sono riuniti fuori dalla sala della proiezioni. Tra questi anche la presidente dell’associazione culturale Ucraina Friuli Aps, Viktoriya Skyba: «Questo filmato è parte della propaganda russa, che è vietata in Europa. Quindi questa proiezione è illegale». Nonostante ciò, però, la proiezione ha avuto luogo: «Ed è proprio per questo abbiamo deciso di manifestare pacificamente. Finché questi accoliti di regimi, sostenitori di Putin, rimanevano nascosti nei loro circoli, facevano queste proiezioni in piccoli locali e nessuno interveniva. Ora invece che hanno deciso di entrare nei salotti buoni, anche legittimati dall’ascesa di Trump, non possiamo più stare in silenzio. Per questo siamo qui, per protestare contro la propaganda russa anche nella città di Udine».
Il comunicato dell’associazione
Nei giorni scorsi, l’associazione culturale ha in proposito emanato un comunicato di dura critica all’iniziativa. «La Propaganda Russa non si ferma e questa volta fa tappa a Udine. Il vergognoso tentativo di riscrivere la storia dei documentari prodotti da “Russia Today” che verranno presentati all’Hotel “Là di Moret” volti unicamente a giustificare atrocità portate avanti dal regime russo condannate dalla Corte Penale Internazionale dell’Aia è inaccettabile e va condannato da chiunque creda nella libertà, nella democrazia e nel diritto internazionale».
Le trasmissioni della famosa televisione di regime "Russia Today", si legge ancora nel comunicato, «sono vietate in Unione Europea dal regolamento (UE) 2022/350 del Consiglio dell'Unione Europea del 1° marzo 2022, in quanto "Da tempo la Federazione russa attua una sistematica campagna internazionale di manipolazione dei media e di distorsione dei fatti, nell'intento di rafforzare la sua strategia di destabilizzazione dei paesi limitrofi e dell'Unione e dei suoi Stati membri. Nell'intento di giustificare e sostenere l'aggressione nei confronti dell'Ucraina, la Federazione russa porta avanti da tempo la pratica di lanciare iniziative continue e concertate di propaganda prendendo di mira la società civile dell'Unione e dei paesi limitrofi, distorcendo gravemente i fatti e manipolando la realtà. Vista la gravità della situazione, e in risposta alle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina, è necessario, coerentemente con i diritti e le libertà fondamentali riconosciuti nella Carta dei diritti fondamentali, in particolare con il diritto alla libertà di espressione e informazioni come riconosciuto all'articolo 11 dello stesso, di introdurre ulteriori misure restrittive per sospendere urgentemente le attività di radiodiffusione di tali organi di informazione nell'Unione, o dirette all'Unione. Tali misure dovrebbero essere mantenute fino a quando l'aggressione nei confronti dell'Ucraina non sarà cessata e fino a quando la Federazione russa e gli organi di informazione ad essa associati non avranno cessato di condurre azioni di propaganda contro l'Unione e i suoi Stati membri».
La replica di Ugo Rossi
«Nuovo tentativo di censura per il docufilm di Russia Today, stavolta qui a Udine, per la proiezione organizzata per il 23 marzo all’hotel Là di Moret». È Ugo Rossi, consigliere comunale a Trieste per "Insieme Liberi", a fornire una lettura sul caso legato al film documentario "I bambini del Donbass" che sta scatenando polemiche a Udine. «Questa volta - prosegue Rossi - a muoversi è l’associazione ucraina del Friuli Venezia Giulia e anche un cittadino di Udine molto vicino al Pd stando a quello che pubblica online, che hanno scritto al prefetto e al sindaco di Udine per far in modo di toglierci la sala, che è una sala privata e quindi non riusciranno nel loro intento, perchè per loro è tutto in violazione del trattato che a livello di Unione europea ha messo al bando le emeittenti televisive come Russia Today, che secondo loro fanno propaganda filorussa, mentre quello che noi stiamo facendo è nel pieno rispetto dell’articolo 21 della Costituzione italiana che sancisce la libertà di espressione e pensiero. Andremo avanti, anzi li ringraziamo perchè come è già successo altrove perchè ci fanno soltanto che pubblicità».
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