Il dolore nella scuola di Mattia a Tavagnacco: «Un amico con il sorriso, disponibile e curioso»
La preside Cargnelutti fa sapere che è stato attivato il supporto psicologico per i compagni di classe. Le Pro loco dei due paesi vicine alla famiglia: «Siamo pronti per aiutare in qualsiasi modo»
Il rientro in aula dalle festività natalizie, nella scuola di Tavagnacco, avviene sotto la pioggia, i colori sui murales esterni resi opachi dal brutto tempo.
La scuola
Bambini giocano, in quei disegni impressi sul muretto in cortile, altri raccolgono more o vanno in bicicletta. Ma è tutto più grigio, più triste. A svelarlo, entro i confini del piccolo plesso, i volti. Delle collaboratrici scolastiche, in primis: sguardi bassi, voglia di parlare poca. Basta allora un accenno al dramma che domenica 5 gennaio ha colpito la famiglia Cossettini perché un altro piccolo, comprensibile muro venga eretto a protezione dal dolore.
Si guarda avanti: alla giornata alle porte. Alle porte, diversi giovani studenti delle elementari. Di prima, della quarta che Mattia frequentava, a cui il piccolo, di nove anni, avrebbe dovuto ricongiungersi venerdì, una volta rientrato dalle vacanze di inizio anno trascorse insieme alla sua famiglia e ad alcuni amici.
Dalla dirigente, Caterina Cargnelutti, poche parole, velate anch’esse da una profonda tristezza. Ci viene così spiegato come la scuola abbia già attivato un supporto psicologico per i compagni di classe di Mattia. Intanto, le lezioni proseguono. Fuori da scuola, nonostante gli scrosci, l’ambiente è pulito, proprio come avrebbe voluto Mattia, stando al suo programma per le elezioni al Consiglio comunale dei ragazzi di Tavagnacco.
Il ritratto
Era un bambino attivo, Mattia, uno studente sveglio e diligente. Dentro e fuori dall’aula, il piccolo viene descritto da familiari e amici dei Cossettini come disponibile e curioso. «Era sempre sorridente», il pensiero più diffuso, coi capelli corti appena tagliati, così come in quelle foto che lo ritraggono, felice, su uno sfondo di mare smeraldino.
Un carattere generoso e sensibile, quello di Mattia. Interessato alla lettura, era un bimbo attento a tutte le novità, insieme al fratello amava cimentarsi nelle costruzioni usando i mattoncini Lego.
Partecipava a tutte le iniziative parrocchiali di Tricesimo e a quelle della Pro loco di cui da tempo fa parte il papà Marco. Sempre attivo e propositivo, il bimbo, di carattere molto indipendente e solare, si faceva davvero voler bene da tutti.
I due nonni paterni, Daniela e Andrea Cossettini, sono sempre stati molto presenti con il loro affetto nella crescita di Mattia e di suo fratello di tre anni più piccolo. «Mattia – raccontano ancora gli amici – si distingueva in diverse attività sportive e aveva la passione per le invenzioni, frutto di una educazione mirata e attenta. Era felice di essere partito con la famiglia in vacanza. La riprova di questo sono le ultime immagini che lo ritraggono».
L’affetto
La famiglia, in questo momento, è avvolta da una rete di vicinanza e di affetto sincero che giunge da tutto il Friuli, e non solo. Venerdì i Cossettini dovrebbero rientrare in Italia, ma questo dipenderà dal poter portare con loro la salma del piccino. Intanto, le comunità di Tricesimo e Tavagnacco si stanno muovendo per assistere la famiglia. «Da parte nostra c’è una disponibilità a 360° – fa sapere il presidente della Pro loco di Tavagnacco, Nicola Macor –: cerchiamo di capire come evolve la situazione per sapere quali saranno le loro necessità, specialmente quando rientreranno in Italia. Per ora ci siamo sentiti tramite messaggio...».
La voce di Macor che risente del dolore provato: «È qualcosa di difficile da accettare, da capire. Siamo increduli. Marco è uno di noi, la sua famiglia è sempre stata coinvolta nelle attività della Pro loco. Sono una famiglia esemplare. Ci eravamo visti alla vigilia di Natale, faccio fatica a capacitarmi di quello che è successo».
Natale
E proprio il Natale è stata una delle più recenti occasioni in cui i Cossettini al completo avevano preso parte alle iniziative svolte sul territorio, a Tavagnacco così come nella vicina frazione di Laipacco, a Tricesimo.
Attiva, in quella che era diventata la nuova casa della famiglia in seguito al trasferimento nel 2016, l’associazione Borc Lipà. Quest’ultima, il 24 di dicembre, aveva promosso una festa con Babbo Natale.
Il papà di Mattia aveva svolto il ruolo di aiutante nello scortare il simpatico vecchietto vestito di rosso per le vie del borgo, l’obiettivo quello di distribuire doni per i più piccoli, Mattia incluso. Anche in questo caso, è massima la disponibilità garantita dall’associazione, che nei prossimi giorni dovrebbe chiamare a raccolta i propri membri così da organizzare ogni possibile forma di sostegno.
(ha collaborato Maristella Cescutti)
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