Donna acquista a sua insaputa 11 mila euro di merce: 3 denunce

Credeva di aver firmato una ricevuta per un catalogo, invece era un contratto I carabinieri hanno indagato per truffa la titolare, il promotore e la venditrice

AVIANO. I carabinieri della stazione di Aviano hanno denunciato a piede libero per truffa in concorso una S.Z. 45enne padovana, titolare di un’azienda, A.T., la venditrice, 49enne di Curtarolo e il promotore R.A., 53enne di San Fior. I militari dell’Arma hanno contestato ai tre soggetti a vario titolo di aver indotto una 64enne avianese a sottoscrivere un’obbligazione commerciale vincolante facendole invece credere che aveva firmato solo una ricevuta per la consegna di un catalogo di prodotti per la casa.

La 64enne è arrivata in preda all’agitazione in caserma l’11 giugno denunciando che il 20 maggio, contattata sull’utenza telefonica fissa da tale “Anna” della ditta “Wonder house” (“la casa delle meraviglie”), veniva informata che l’indomani pomeriggio sarebbe passata per consegnarle, senza alcun impegno, un dépliant contenente prodotti di arredo e accessori per la casa. Anna il giorno dopo le ha consegnato il catalogo, specificando non era necessario acquistare nulla. Fidandosi della venditrice, la 64enne ha firmato la ricevuta (senza leggerla) attivando di fatto una “Wonder gift card” per l’acquisto di prodotti promozionali della Bz srl di Roma. Di fatto si impegnava così a spendere 2.990 euro più Iva ogni anno per quattro anni, per un totale di 11.960 euro. Il 9 giugno la signora ha ricevuto al telefono fisso la chiamata di tale Roberto della “Wonder house” che la informava che l’indomani sarebbe passato per consegnarle la carta sconto. La 64enne, supportata dal marito, riferiva che non le serviva nulla. Ma il promotore le spiegava che invece si era impegnata a spendere quasi 12 mila euro in 4 anni. Spaventati e increduli i coniugi hanno replicato di essere stati vittime di una truffa, perché Anna aveva precisato che non si doveva comprare nulla. Roberto a quel punto, dopo varie telefonate alla sua titolare di Padova, ha asserito che la coppia rischiava gravi conseguenze legali e li ha convinti ad acquistare prodotti dal catalogo per una spesa minima di 3.600 euro, sventolando il contratto sottoscritto dalla donna. Intimoriti i coniugi hanno consegnato un anticipo 648 euro in contanti prelevati al momento e hanno scelto dal catalogo un materasso, un elettrostimolatore e altri prodotti per 3.648 euro.

Il promotore ha inserito nel modulo di ordinazione la postilla con cui liberava la coppia al saldo dei 3.600 euro dall’obbligo di consumare tutto il credito della carta. Dopo la querela i carabinieri della stazione di Aviano hanno subito rintracciato Roberto sul quale gravano numerosi precedenti per truffe analoghe. Il 12 giugno, d’intesa con il pm Maria Grazia Zaina, i carabinieri di Aviano hanno seguito il corriere che protava la merce: alla guida del furgone bianco il fratello della titolare della B.Z. di Roma. I prodotti sono stati sequestrati e affidati alle vittime per la custodia.

La titolare della b.z. s.r.l., giunta in casermacon il suo legale ha spiegato che la società si dedica alla vendita di complementi di arredo ed accessori per la casa del marchio “Wonder house”; con la società collaborano liberi professionisti che rappresentano e pubblicizzano ai clienti i prodotti aziendali; gli operatori del call center procacciano i clienti in base alla zona mediante consultazione delle pagine bianche in modo casuale, non ricercando particolari tipologie di soggetti, telefonano e propongono un appuntamento per la consegna di una brochure. La titolare ha sottolineato che l’operatore deve spiegare bene all’interlocutore che con il catalogo sarà recapitata anche la carta d’acquisto e il relativo contratto. In seguito un’agente, Anna in questo caso, si reca dai clienti proponendo l’acquisto della card che consente di comprare i prodotti con uno sconto del 50 per cento rispetto al prezzo di catalogo. Chi sottoscrive il contratto, si impegna ad acquistare merce per 2.990 euro più Iva ogni anno. Dopo la firma, un secondo agente recapita la gift card. Il consumatore può recedere dal contratto entro 14 giorni. I beni vengono consegnati infatti dopo 15 giorni. L’azienda fa ricontattare i clienti che non fanno acquisti e non esercitano il diritto di recesso nei termini previsti.

I carabinieri hanno osservato che la ricostruzione fornita dalla titolare è parsa più’ che altro finalizzata a limitare i danni economici (derivanti dal sequestro della merce del valore di circa tremila euro) e evitare vicissitudini giudiziarie che la vedrebbero coinvolta unitamente agli altri addetti dell’azienda. La responsabile si è resa disponibile a restituire l’anticipo di 648 euro a fronte della remissione della querela nonché alla resa dei beni sequestrati e della gift card. Il procedimento penale per truffa seguirà invece il suo corso. —

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