Dopo due anni di ritardi parte “La strada del vino”
PORDENONE. Se è vero che certi vini più invecchiano più sono buoni, non resta che sperare che per il progetto “La strada del vino” valga lo stesso. Già, perché a due anni dalla sua presentazione parte solo ora la fase di lancio. E non per causa della Provincia, principale sponsor pubblico di un’iniziativa che prevede per il 60% fondi pubblici e per il restante investimento privato.
«In effetti è stato un percorso un po’macchinoso all’inizio – commenta l’assessore provinciale Michele Boria – ma sono sicuro che ora i tempi operativi saranno più brevi. Anche perché i fondi accantonati per dare sviluppo al settore vitivinicolo e alla filiera agroalimentare sono tanti e credo che, dopo una prima fase alla quale partecipano le cantine e i produttori più importanti, ci sarà spazio per includere anche gli altri».
La Provincia ha appena stanziato 54 mila euro a favore dell’Associazione strada del vino, che serviranno per l’appunto a dare il via alla fase di promozione «ma ci sono più di 200 mila euro da destinare al progetto». La prima tranche servirà a predisporre il materiale informativo e divulgativo.
«Si partirà dall’impostazione di un progetto grafico coordinato, che renda riconoscibili i percorsi delle strade in modo veloce per l’utente che si appresta a visitare questi itinerari enogastronomici. Verranno quindi realizzati - continua l’assessore Boria, - depliant istituzionali di presentazione della strada, la mappa del territorio riportante i possibili percorsi, flyer di informazione sugli eventi realizzati dai soci, la guida “Lungo le strade del vino” ed altri materiali divulgativi».
Non solo carta. Le informazioni saranno disponibili sul web con la creazione di un sito istituzionale, blog dedicati e pagine sui principali social network e soprattutto saranno realizzate applicazioni per i sistemi di navigazione satellitare e dispositivi portatili (smartphone, iPhone, iPod, Android).
Il materiale sarà poi realizzato in italiano, inlese e tedesco. Saranno istituiti infopoint, lungo gli itinerari, dove personale che conosce le lingue garantirà assistenza e informazione, e ci sarà una struttura operativa (con tanto di segreteria e personale dedicato).
La Strada del vino pordenonese sta poi consolidando sinergie a livello territoriale con il Movimento Turismo del Vino Fvg, la Strada del Vino e Sapori Colli del Friuli, la Strada del Vino e Sapori del Goriziano e il Circolo Culturale Controtempo.
L’obiettivo finale è «ampliare il mosaico del turismo – ricorda Boria -. Non solo eventi, ma pacchetti turistici in cui chi viene a Pordenonelegge piuttosto che a seguire un concerto possa scegliere poi l’itinerario enogastronomico».
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