Dopo quarant’anni Trisal Arredamenti abbassa la serranda

La città perde un altro pezzo storico in via Poscolle Da qui sono partiti i mobili per le case di Lauda e Haider
Di Anna Dazzan
Udine 24 gennaio 2017. trisal Petrussi Foto Press MassimoTURCO
Udine 24 gennaio 2017. trisal Petrussi Foto Press MassimoTURCO

Nemmeno il tempo di festeggiare l’annuncio di nuove aperture commerciali in centro a Udine, che arriva la notizia della chiusura di un negozio storico. È di questi giorni l’annuncio che Trisal Arredamenti, di via Poscolle, abbasserà definitivamente le serrande il 30 marzo.

«Sono qui da 40 anni. Ho sempre fatto questo nella vita e vi assicuro che non è stato facile prendere questa decisione». La signora Gloria – ci ha chiesto di non pubblicare il cognome – non nasconde un pizzico di amarezza di fronte alla scelta di abbandonare un negozio che manifesta il suo gusto in ogni oggetto, in ogni colore, in ogni mobile scelto per essere messo in mostra al passaggio degli udinesi. «Se i muri fossero stati miei, forse ci avrei pensato un po’… ma ho deciso di continuare a fare questo mestiere in una maniera più moderna».

Gloria infatti non è una semplice negoziante, ma una consulente di arredamento. Una di quelle persone che aiutano gli altri a trovare il modo per esprimere se stessi con gli oggetti per la casa, offrendo assistenza dalla progettazione degli interni fino alla selezione dei materiali e nella scelta dei complementi d’arredo. «Non devo usare il mio gusto, devo trovare il loro. Praticamente devo fare la psicologa».

Ride Gloria, lasciando trasparire tutta la sua passione per un mestiere che l’ha resa celebre anche fuori dai confini regionali, chiamata a fare delle ristrutturazioni in Slovenia e ad arredare – tra le altre – le case in Austria del pilota Niki Lauda e del politico Jörg Haider. E ora? La città perde un luogo fisico (che al momento non ha una futura destinazione), un punto di riferimento, ma non rinunceranno alle competenze di Gloria.

Scelta sorprendente, se si pensa che ad impugnare la partita Iva è una donna di 75 anni. «Ma a me piace tantissimo fare quello che faccio, per cui non è un peso, ma una passione che continua». E mentre ci spiega questa scelta, alcune clienti entrate in negozio esclamano incredule «ma è vero che chiude? Così va via un pezzo di storia!». Gloria sorride, spiega quello che ha appena detto a noi e nel frattempo non perde l’occasione di mostrare i pezzi di arredamento esposti nelle due sale di via Poscolle 8/E. Ci sono poltrone in legno con la seduta a pois foderata di tessuto rosso, calici di vetro decorati artigianalmente e tavolini classici francesi che si accostano a pezzi di modernariato che lei ha saputo accostare seguendo l’istinto della bellezza che l’ha fatta apprezzare da tanti udinesi in questi anni e, prima ancora, a Tricesimo. Il fatto che ad abbassare le serrande sia il negozio ma non l’attività di consulente di Gloria è rincuorante per l’anima commerciale udinese, anche se non impedisce il nascere di una considerazione agrodolce su come il centro stia cambiando. «Una volta via Poscolle era chiamata la “gran via” e in centro si poteva entrare da Longega e Basevi e avere la certezza di trovare la qualità. Ora ad aprire sono quasi solo le catene che denunciano una perdita di carattere della nostra città».

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