Doppia batosta per i cittadini: aumentano l'Imu e la Tares

Sacile, i provvedimenti saranno assunti in consiglio comunale. La giunta deve coprire un buco di bilancio di 873 mila euro

SACILE. Doppia “batosta” in arrivo per i cittadini di Sacile. Nella seduta che il consiglio comunale terrà il 29 aprile, infatti, saranno decise le nuove aliquote dell’Imu e anche il tariffario per la Tares, la nuova tassa che prende il posto dell’imposta sui rifiuti. In preparazione a questo appuntamento il prossimo 23 aprile si riunirà la competente commissione consiliare convocata dall’ex sindaco Roberto Cappuzzo ed è in quella sede che l’amministrazione comunale delineerà il quadro della manovra predisposta per coprire un buco di 873 mila euro.

Questa la somma che serve per chiudere in pareggio il bilancio. Per far quadrare i conti il sindaco Roberto Ceraolo, che ha in programma anche un incontro con le parti sociali, ha dato i compiti a casa ai suoi collaboratori ed alleati della coalizione di centrodestra e nel prossimo fine settimana si tireranno le somme in vista degli appuntamenti del 23 e 29 aprile.

Sul bilancio di previsione 2013 dopo gli annunci delle difficoltà, sulle quali per altro il sindaco insiste da molti mesi, in riva al Livenza si passa alle proposte operative che potranno appesantire ulteriormente il “carico” sulle famiglie e sulle imprese. Appuntamenti che non spaventano il primo cittadino che nega di essere in difficoltà e di agire in difesa.

«Lo stesso Cappuzzo – dichiara Ceraolo – a Sant’Odorico ha riconosciuto che avviamo avuto coraggio e agito con senso di responsabilità accettando il confronto con i cittadini. La gente purtroppo è sfinita dalle cattive notizie e dal permanere di una crisi pesantissima che sta destabilizzando l’economia e sta impoverendo moltissime famiglie. Ma questa è la situazione che dobbiamo fronteggiare e credo sia giusto farlo a viso aperto anche perché sinora i tagli sono stati indolori. Con i cittadini abbiamo parlato dei conti e dei servizi del nostro Comune, cioè delle cose di tutti, che noi siamo chiamati ad amministrare nell’interesse della comunità».

«Quanto all’ipotizzato aumento dell’Imu – continua – anche sulla prima casa mi preme sottolineare che le entrate del Comune calano continuamente ed i tagli alla spesa che abbiamo fatto e che ci hanno consentito per il 2012 di applicare l’aliquota più bassa possibile sono arrivati al limite. Ulteriori tagli a questo punto andrebbero ad incidere su servizi essenziali come lo scuolabus. Oppure bisognerebbe pensare di sopprimere ogni sostegno alle scuole dell’infanzia parrocchiali e di azzerare le spese per la cultura.

Personalmente avevo assicurato la tutela della prima casa e l’ho dimostrato nei fatti: quanti altri Comuni hanno applicato l’aliquota del 2 per mille lo scorso anno? Quest’anno la situazione del bilancio si è purtroppo ulteriormente aggravata. Rimango in ogni caso personalmente convinto che la battaglia per la prima casa sia sacrosanta e che il governo debba intervenire per la sua soppressione. Ai cittadini posso comunque dire che lavoreremo per assicurare comunque equità e, per quanto reso possibile dalle norme, gradualità, progressività e tutela delle fasce più deboli della popolazione».

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