Dragaggi, a Marano e a Porto Nogaro si allungano i tempi
SAN GIORGIO DI NOGARO. Tempi lunghi per i dragaggi del canale di accesso al porto commerciale di Nogaro e per il canale di ingresso al porto di Marano Lagunare a causa della collocazione dei sedimenti.
«L’accesso a Porto Nogaro è strategico per garantire la funzionalità degli scali a servizio dell’operatività di tutta l’area industriale - afferma l’assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro -. La Regione ha ben chiara la necessità di un intervento di scavo al canale di accesso al porto e per questo stiamo lavorando ad un’accelerazione dei tempi, attualmente rallentati anche dal passaggio di competenze dal commissario “ad acta” alla Regione. Il tema centrale da affrontare è la destinazione dei sedimenti asportati».
Dunque, l’emergenza canale di accesso allo scalo commerciale di Porto Nogaro non si risolverà nell’immediato, in quanto resta l’eterno problema dell’ubicazione dei fanghi. Intanto, l’operatività, in forte calo, è in difficoltà per mancanza di navi che possano entrare in porto.
Meglio non va a Marano: l’emergenza fondali sta creando danni economici non solo alla pesca, ma anche al turismo diportistico e di linea (tratta via mare della Saf Udine-Marano-Lignano).
«Dalla cessazione della struttura commissariale - spiega ancora l’assessore Santoro - è stato intrapreso un percorso che prevede la ricollocazione dei sedimenti dragati. Finora abbiamo effettuato un solo intervento, quello relativo al canale Coron, che è in fase di ultimazione.
I tecnici stanno studiando un piano generale, che sia ampiamente condiviso da tutti i soggetti interessati, per realizzare delle barene. Il piano dovrà definire la collocazione in ambito lagunare rispettando, i vincoli esistenti e definendo con precisione le tipologie e le dimensioni dei depositi. Solo sulla base di un piano così elaborato si potrà passare alla progettazione delle singole barene, anche per facilitare i processi autorizzativi».
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