Dramma sfiorato sulle rotaie ra Vigonovo e Polcenigo
Ignoti vandali avevano smontato nella notte le sbarre del passaggio a livello. Se ne sono accorti per caso, a causa di un incidente stradale.
FONTANAFREDDA. A volte si dice che le cose non accadano per caso. Un incidente stradale senza feriti capitato poco dopo le 5 di ieri a Fontanafredda nel quartiere satellite (ne riferiamo a parte in questa stessa pagina) ha fatto sì che potesse essere evitato un possibile dramma sulle rotaie.
Alle 8 di ieri, come ogni giorno, è infatti transitato, lungo la linea Sacile-Gemona, un treno che ha attraversato, come di consueto, il passaggio a livello situato tra Vigonovo e Polcenigo. Tutto normale, si dirà, non fosse stato per il fatto che a quell’ora, se non si fosse verificato l’incidente di cui abbiamo parlato, le sbarre del passaggio a livello non ci sarebbero state. E non perchè crollate a causa del maltempo che ha imperversato nella notte fra sabato e ieri, nè in forza del malfunzionamento dell’impianto. Non ci sarebbero state perchè qualcuno le aveva deliberatamente smontate e depositate a bordo strada qualche ora prima.
Chi è stato? E soprattutto perchè? A questa domanda stanno cercando di dare una risposta, in queste ore, sia gli agenti della polizia stradale di Pordenone, intervenuti sul luogo dell’incidente d’auto e poi, una volta effettuati i rilievi, transitati sul luogo del passaggio a livello, sia i colleghi della polizia ferroviaria di Pordenone, accorsi per dare un supporto ai colleghi una volta che questi ultimi si erano accorti delle sbarre depositate ai lati della strada.
Una volta scoperto, per caso, l’atto di vandalismo, è bastata un’occhiata all’orario dei treni per capire che alle 8 sarebbe transitato un convoglio. Di qui un lavoro da vigili urbani effettuato dagli agenti della polizia stradale e ferroviaria, che hanno impedito che qualcuno potesse passare sulle rotaie nei frangenti in cui era atteso il transito del treno. Poi, con il personale specializzato, convocato in tutta fretta, le sbarre sono state rimontate e, verificato che funzionassero, sia la circolazione stradale che quella ferroviaria sono riprese a pieno regime.
Non resta a questo punto che catturare l’imbecille, o gli imbecilli, dal cui cervello è uscita questa idea. E magari, per una volta, fargliela pagare cara.
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