Drone cade in un giardino, il pilota lo recupera e si scusa

SACILE. Esce in giardino e trova un drone precipitato tra gli alberi con mini telecamera inserita: Roberto Cao, presidente di Confidi, ha controllato la scheda delle riprese e si è preoccupato. Occhio alla moda dei droni, perché viola la privacy e le immagini rubate possono finire nelle mani dei ladri.
«Voli illegali e riprese pericolose – Cao ha verificato il regolamento –. Violano la privacy e la preoccupazione forte è quella sull’uso delle immagini rubate».
Il pilota remoto, poi, si è fatto vivo e si è scusato per quel gioco: era decollato (in buonafede, Cao ha fatto eco alle scuse del sacilese) dal piano scaricatore della stazione («è un altro obiettivo sensibile», ha indicato Cao). Il volo è continuato sul tetto della scuola primaria, prima dell’atterraggio di fortuna nel parco privato.
«La moda dell’utilizzo dei droni a pilotaggio remoto nasconde spesso un uso fuorilegge – ha continuato Cao –. Ci sono zone vietate come le proprietà private e le aree affollate, eppure in giro si rischia di trovare dei video chiaramente illegali». Pilotare un drone non è uno scherzo e molti lo fanno per gioco, ma senza averne diritto: magari non hanno il “patentino” e non rispettano il regolamento. Vanno contro la legge e mettono a rischio la sicurezza delle persone e dei beni altrui.
«Voli consentiti su aree non critiche – ha concluso il vertice Confidi Roberto Cao –. Dove non ci sono assembramenti di persone e bisogna chiedere l’autorizzazione». Fine del gioco e del divertimento? «Permessi gli spazi deserti».
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