Due boschi saranno uniti per ricreare l’antica foresta

Saranno piantati tremila alberi per collegare le due aree verdi del paese Il Comune esproprierà tre ettari di terreni. Un intervento da 460 mila euro





Prende forma a Muzzana del Turgnano il progetto di unione degli ultimi boschi planiziali dell’antica “Selva Lupanica”, la grande foresta che ricopriva l’intera pianura compresa tra i fiumi Livenza e Isonzo, mediante la realizzazione di un “corridoio ecologico” tra i boschi Baredi- Selva di Avronchi e Coda Manin che prevede la piantumazione di 3 mila alberi. Si tratta di unire i circa 300 ettari di estensione boschiva attraverso i 3 ettari di terreni oggi coltivati a seminativi, che verranno espropriati. Un intervento da 460 mila euro.

Nel 2017 il Comune di Muzzana ha partecipato al bando per la concessione e l’erogazione dei contributi agli enti locali per la redazione di progetti attuativi della strategia del Piano paesaggistico regionale e la realizzazione delle relative opere. Nel mese di febbraio 2018 Il Servizio paesaggio e biodiversità del Fvg ha comunicato che al Comune di Muzzana era stato concesso un contributo di 250 mila euro per il progetto di “Lavori di miglioramento paesaggistico ed ecologico della zona dei boschi e degli usi civici di Muzzana”. Al contributo vanno aggiunti 86 mila euro per la realizzazione del progetto.

Nello specifico si intende unire, appunto, mediante un corridoi ecologico lineare i boschi Baredi-Seva di Avronchi (di proprietà collettiva) e Coda Manin (di proprietà privata), già facenti parte del Sito Natura 2000 Zsc It3320034 “Boschi di Muzzana”, attualmente separati da seminativi e piccole aree boscate. Si tratta di due magnifici boschi di latifoglie ubicati a sud del paese, a poche centinaia di metri dal sistema costiero della Laguna di Marano: in essi si conserva un elevatissimo grado di biodiversità floro-faunistica. Un aspetto importante del territorio che ospita questi boschi è senz’altro la grande ricchezza di acque: rogge, canali, scoli e fiumi più o meno grandi ne caratterizzano e ne definiscono il paesaggio.

Collocato tra le foci del fiume Turgnano e del torrente Cormor (canalizzato in questo tratto nei primi anni ’50 del secolo scorso), questo territorio è caratterizzato anche dalla stretta vicinanza alla Laguna di Marano. Ambiente naturale di transizione tra i fiumi e il mare, la laguna si contraddistingue per la presenza di un paesaggio in continuo mutamento, in cui molte aree affiorano o sono sommerse in relazione al flusso ciclico delle maree, e per la presenza di una grande varietà di specie animali e vegetali. L’insediamento umano in questa pianura, attestato fin dal mesolitico, con la sua incessante pressione antropica ha di fatto stravolto nel corso dei secoli l’antico paesaggio riducendo queste antiche foreste a pochi lembi residui, i più consistenti dei quali, con oltre 300 ettari di estensione, sono localizzati nel comune di Muzzana.

Il “corridoio ecologico” è previsto dalla Rete ecologica regionale la quale costituisce uno degli strumenti indispensabili per la pianificazione territoriale e il miglioramento della qualità del territorio che ha come finalità principale la creazione di un equilibrio tra spazi naturai e contesto atropizzato, puntando a salvaguardare e potenziare la diversità biologica fondamentale per la sopravvivenza degli ecosistemi all’interno di una rete continua e diffusa. —



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