È allarme per le monete da 2 euro false

SACILE. Attenzione ai 2 euro falsi: il boom di “patacche” si scopre alla prova macchinetta automatica. Oppure con la calamita. A Sacile e Pordenone i casi si moltiplicano e si scoprono quando le monetine sono rifiutate dai distributori automatici: di ticket nella stazione dei treni liventina, caffè e merendine. I furbetti del conio alternativo alla Zecca, si danno da fare.
L’obiettivo più ambito sono le banconote da 50 euro, ma il fenomeno della falsificazione che, secondo il Tesoro, è più consistente al Sud, amplia il giro con il taglio di 2 euro. Meno forte, l’aumento dei falsi da un euro e da 50 centesimi, come relaziona dal 2007 in poi il Rapporto statistico sull’euro.
Sul fronte delle banconote, i copioni degli sketch Totò-Peppino, si concentrano sui tagli da 50 euro: tanto che alle casse dei supermarket, dalla Coop alle profumerie dei centri commerciali liventini, fanno il ceeck-up alle banconote.
Il tesoro dei falsari – in una battuta è un altro oro di Napoli – è da capogiro: in Italia circa 5 miliardi di euro. A livello territoriale, il fenomeno lambisce il nordest con diverse “pezzature”, anche se le capitali dei falsari di euro hanno la matrice forte al sud.
Occhio al resto, quindi e riconoscere i 2 euro falsi, è un colpo d’occhio. La moneta sembra usurata: nei bordi e quelli del disegno (icone Dante e l’Europa) sono meno delineati, mentre il giallo è più scuro e granuloso. Il dettaglio evidente è quello della zigrinatura laterale: sono del tutto assenti le 6 stelle alternate al numero 2 dritto e capovolto. Altri fattori sono alla prova dell’ingrandimento, sotto la lente.
Il consiglio è quello di non rimettere in circolazione i 2 euro “dei farlocchi”, per non fare il gioco dei falsari, ma incassare il danno. Se sono più di uno, rivolgersi ai carabinieri o allo sportello bancario per segnalare la zona di circolazione della divisa “pirata”.
Per riconoscere i falsi, la prova infallibile è quella della calamita: non attrae le monete false, mentre si attacca debolmente a quelle vere. Il problema a Sacile non è nuovo. Euro falsi e anche le monetine thailandesi. Molti sono stati traditi dai bath, i “sosia” di quella europea.
Dai monitoraggi del ministero dell'Economia, in un semestre le banche, Poste italiane, Cassa depositi e prestiti, intermediari finanziari e società di investimento, hanno ritirato dal circuito monetario 3.535 spiccioli sospetti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto