È Bortolussi il comandante della polizia locale di Lignano

N.s.

LIGNANO

A prendere il posto di Alberto Adami, comandante della municipale lignanese per otto anni, che da agosto è tornato a Trento, sua città d’origine, è Alessandro Bortolussi.

Bortolussi ha iniziato il proprio servizio per la città di Lignano Sabbiadoro dopo di una selezione pubblica, pur continuando a prestare la propria opera per qualche tempo ancora nel Comune di provenienza, e cioè Fagagna, così da consentire il relativo passaggio di consegne. «Sono onorato di poter iniziare la mia collaborazione qui a Lignano Sabbiadoro – ha detto Bortolussi –. Sono consapevole che si tratterà di un percorso nuovo e sfidante, al quale rivolgerò la mia massima dedizione e il mio massimo impegno». Ieri, infatti, il nuovo comandante degli agenti della polizia locale ha incontrato il sindaco Luca Fanotto in municipio.

«Sono molto felice di dare il benvenuto al comandante Bortolussi – ha commentato il primo cittadino Fanotto nel corso dell’incontro –. Il comandante Bortolussi ha alle spalle diversi anni di esperienza lavorativa nel corpo della polizia locale. Ha infatti ricoperto i ruoli di agente, vicecomandante e comandante che, ne sono certo, gli permetteranno di affrontare la realtà lignanese con grande capacità e prontezza. Quella di Lignano è una realtà piuttosto complessa, con un settore, quello della polizia locale, che nel corso degli anni ha svolto una pluralità di compiti, dalla lotta all’abusivismo commerciale alla gestione della viabilità fino alla sicurezza stradale. Per non parlare dal supporto in occasione dei grandi eventi e delle manifestazioni che, in particolare durante il periodo estivo, affollano il calendario della località, fino alla predisposizione delle pratiche istruttorie che hanno coperto responsabilità amministrative sempre maggiori. Auguro pertanto al comandante Bortolussi – sono state ancora le parole del primo cittadino – un buon lavoro da parte mia e da parte di tutta l’amministrazione comunale». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto